Giudizio immediato per Parolisi, i legali: "Nessuna sorpresa". E dalla Cassazione "atto pilatesco"

20 Gennaio 2012   16:54  

"Faremo le nostre scelte processuali quando avremo cognizione degli atti con cui il gip di Teramo ha disposto il giudizio immediato per Salvatore Parolisi". E' quanto hanno dichiarato a caldo i legali del caporalmaggiore, Nicodemo Gentile e Valter Biscotti, in merito alla decisione del magistrato di fissare la prima udienza in Corte d'Assise a Teramo il prossimo 27 febbraio.

Dunque non e' certo che possano chiedere il rito abbreviato per il loro assistito.

"L'accoglimento da parte del gip di Teramo della richiesta di giudizio immediato e la fissazione della relativa udienza, e' lo sbocco naturale di tale scelta processuale - aggiungono i difensori del caporalmaggiore, in carcere dallo scorso luglio con l'accusa di essere l'assassino della moglie Melania Rea, avvenuto il 18 aprile scorso a Ripe di Civitella (Teramo) -. Nel rito immediato custodiale, che prescinde dall'evidenza della prova, il ruolo del gip e' meramente notarile, salvo eccezionali situazioni".

Inoltre, Biscotti e Gentile, pur rispettandole, non condividono le motivazioni con cui la Cassazione non ha concesso la liberta' a Parolisi. "Si tratta di un verdetto 'pilatesco' - sostengono - che in due paginette, a colpi di principi stereotipati, liquida le molteplici obiezioni difensive che, neppure questa volta, hanno trovato risposta. Spiace costatare che la Suprema Corte in tale circostanza non abbia profuso l'impegno motivazionale che contraddistingue i suoi provvedimenti che, anche di recente, si erano arricchiti di decisioni in materia cautelare di grande coraggio ed insegnamento". 


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