Giuliani: ''Quel sei aprile dovevano lanciare l'allarme''

3e32 un anno dopo

06 Aprile 2010   03:44  

Intervista di Marco Signori a Giampaolo Giuliani, il tecnico che ha, o avrebbe secondo i detrattori,  messo a punto una tecnica capace di prevedere attraverso la rilevazione della concentrazione del radon in atmosfera, l'arrivo del terremoto con 6-12 ore di anticipo.

''Abbiamo fatto progressi - spiega  Giuliani -  il nostro metodo è stato accettato dalla comunità scientifica all'estero''.
''L'Ingv, che sta aprendo una sede a L'Aquila - prosegue Giuliani - ma arriva ad un anno dopo, con otto dieci anni di ritardo, magari qui a L'Aquila potranno imparare qualcosa''.

Sul mancato allarme da parte della Commissione grandi rischi e Protezione Civile: ''Elementi per mettere in allarme la popolazione ne avevano eccome: 4 mesi di eventi, segno che il terremoto bussava alle porte, e per una settimana la gente dormiva in macchina. La magistratura comunque sta indagando. Gli aquilani sono stati umiliati da quella riunione di solo 50 milioni''.
Sulla situazione attuale: ''Non è uno sciame sismico - spiega Giuliani -  è un attività sismica, la situazione non deve destare preoccupazione, non si evincono elementi pericolosi.''

 


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