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''La talpa del concorsone alla ricostruzione è Carlo Flamment, il presidente del Formez''. Questa la rivelazione presentata ironicamente come clamorosoa da parte dell'assessore Gianfranco Giuliante.
Nella conferenza stampa di stamane l'assessore regionale ha fatto dapprima un excursus sull'iter amministrativo del concorso, poi ha risposto al sindaco sulla possibilità di revocare la fiducia al Formez PA.
Possibilità che, secondo Giuliante, c'è poichè è una commissione interministeriale ad avere scelto, con il beneplacito del Ministro Fabrizio Barca la struttura pubblica come referente per bandire il concorsone.
Per Giuliante ci sono state "Operazioni scandalose", "si è imbrogliato" e per questo torna a chiedere "l'immediata rimozione del Presidente del Formez PA Carlo Flamment e la revoca dell'incarico oltre a "stimolare" il TAR e la Procura a prendere visione di tutti i documenti.
La conferenza stampa, che era gremita di giornalisti, ma a cui hanno partecipato anche un centinaio di cittadini, probabilmente iscritti al concorso, si è scaldata quando Giuliante ha detto che: "i precari aquilani non sono coglion come dicono ad Oxford".
Di qui la seconda rivelazione sulle risposte che già sono pubbliche sul sito del Formez PA, in quanto prese da un serbatoio di domande già utilizzate in altri concorsi da parte dell'Istituto compreso quello di Napoli.
Queste sono i 2/3 delle 4.000 sul sito, perchè l'ultima parte sono riservate alle problematiche della ricostruzine, ma anche su queste pesa il giudizio dell'assessore che afferma che: "molte delle domande sono sbagliate nella forma e nella sostanza e non possono portare a risposte giuste".
Infine la stoccata sempre alla Formez PA, Giuliante si chiede se, per questo tipo di lavoro, avendo utilizzato domande per 2/3 già precedentemente utilizzate e già rese pubbliche in più occasioni l'Istituto possa chiedere il compenso pattuito.
Ricordiamo che con 17.000 domande gli iscritti hanno già pagato oltre 650mila euro, ma che altri soldi servirannno per concludere il concorso.
L'assessore conclude parlando di una "sceneggiata" e chiedendo la rimozione di Flamment al Ministro Fabrizio Barca.