Giuliante: le primarie del PDL sono da archiviare

04 Dicembre 2012   12:55  

Credo ragionevolmente che le primarie siano da archiviare. Lo sono per motivi tecnici, temporali e politici.

I primi due motivi sono legati. La richiesta di election day, laddove si ipotizza addirittura il mese di febbraio ma anche se fosse marzo non cambierebbe la sostanza, esclude l’ipotesi primarie per la contraddizione che non consente la gestione in sovrapposizione delle due fattispecie elettorali.

I motivi politici che si frappongono alle primarie appaiono oggi ineludibili. Riguardano un raffronto al ribasso con quelle appena concluse del centrosinistra. Riguardano la consumazione di un rito che senza avere la capacità, la forza e il tempo di mobilitare finirebbe soltanto per consumare uno strappo, se non c’è già stato, tra le diverse sensibilità favorevoli e contrarie a questa ipotesi, contraddicendo la richiesta di unità che da più parti arriva. Riguardano, così come concepite, l’impossibilità di individuare dall’inizio possibili accordi con altre forze politiche (come si può pre-determinare il premier e poi chiedere agli altri di aderire a questa indicazione?).

Rischiano di essere vissute come una dimostrazione di forza tra le diverse componenti del PDL, come metro per la prenotazione di un seggio possibile e non come l’occasione di declinare un progetto sul quale misurarsi e intercettare il consenso dei dis-illusi, interni ed esterni. Meglio allora, se si vuole tentare una operazione “convergenza”, una assemblea di tutti i quadri del Partito nella quale discutere e, laddove possibile, trovare una sintesi. Ove ciò non fosse possibile che almeno ognuno si attivi per intercettare consenso attraverso le diverse parti che scenderanno in campo con la riserva di valutare ex post la possibilità di una successiva convergenza sui temi e sulle alleanze, alla luce del risultato elettorale. Il tempo, a prescindere, non è una variabile indipendente!


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