Giuliante: necessario il commissariamento Parco Sirente-Velino

Intervista telefonica

23 Febbraio 2011   13:34  

Il neo-assessore regionale all'ambiente Gianfranco Giuliante risponde agli amministratori locali che chiedono la fine del regime di commissariamento del Parco regionale Sirente-Velino, difendendo non solo l'opportunità del commissariamento, a seguito della riperimetrazione dei suoi confini, ed anche l'operato e la mission dell'attuale commissario Patrizio Schiazza.

Giuliante entra poi nel merito alle proposte di riforma che vorrebbero accorpare gli enti parco e ridurre i costi di gestione: ''E' solo demagogia - afferma - io come presidente del Parco della Majella percepivo solo 750 euro al mese, un autista ne guadagna 1300. I costi della politica sono altrove''

Parco Sirente-Velino, Fattore: basta con il commissariamento

Sono gli amministratori eletti nel territorio a porre l'ultimatum sul Commissariamento del Parco Sirente - Velino con il reinserimento degli organi eletti e la nomina immediata del consiglio di amministrazione.

Capofila nella richiesta e' Mauro Fattore, eletto consigliere provinciale con i voti del territorio, ora assessore, e gia' sindaco del Comune di Fagnano Alto, insieme ad Armando Frittella, segretario provinciale del partito "Popolari per il Sud - Udeur".

"Il significato di commissariamento ha in se' un concetto temporale - dice Fattore - nel caso specifico sarebbe dovuto durare al massimo fino a luglio 2010, giusto il tempo di inserire le Grotte di Stiffe nel territorio del Parco. Siamo a febbraio 2011 - prosegue - e ancora non si prospetta un ritorno alla normalita' con conseguente blocco delle attivita' strategiche intraprese dall'Ente negli anni precedenti. Non e' un attacco al Commissario Schiazza - chiude - che conosco e stimo ma non e' un uomo del territorio e non puo' conoscerne le criticita' e le potenzialita' dell'area".

In linea con il collega di Partito e' Armando Frittella che incalza: "Si continua ancora con le vecchie logiche di una politica che da sempre il territorio non vuole - dice - non e' piu' tollerabile che il Parco non venga gestito dagli amministratori eletti nell'area e la motivazione dell'ingresso di San Demetrio non tiene piu' visto che si ritarda anche quella. Il ritorno alla normalita' - conclude - e' ormai imprescindibile".


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