Giustizia, Legnini, seria revisione per incarichi direttivi

09 Gennaio 2015   09:51  

"Stiamo lavorando sul tema della riforma delle regole di accesso agli incarichi direttivi della magistratura italiana, parliamo di posizioni di vertice degli uffici giudiziari italiani.

Dal Tribunale di Sulmona che e' il piu' piccolo fino alla Suprema Corte di Cassazione, ci sara' una revisione seria delle regole di accesso agli incarichi direttivi e una revisione della procedura nel senso del forte accorciamento dei tempi".

Lo ha annunciato questa sera a L'Aquila il vice presidente del Csm Giovanni Legnini.

"Oggi - ha spiegato - per nominare un procuratore della Repubblica, un presidente del Tribunale, occorrono di media 383 giorni e questo non e' piu' sostenibile tenendo conto anche che quest'anno e' quello piu' impegnativo della storia Repubblicana per effetto dell'abbassamento dell'eta' pensionabile dei magistrati.

Noi - ha aggiunto - dovremmo fare quasi 500 nomine di incarichi direttivi e semidirettivi, dal Primo Presidente della Corte di Cassazione, al Procuratore Generale della Corte di Cassazione in giu' il che richiederebbe un provvedimento da parte del governo, del Parlamento e noi lo abbiamo sollecitato. Non spetta a noi. Una spalmatura non in un anno ma almeno in due, questo abbiamo chiesto.

Ma se questo non accadra' - ha affermato Legnini - noi ci stiamo attrezzando per riformare, o meglio autoriformare, le regole e le procedure di nomina. Da qualche anno si sente parlare di 'buone pratiche', cioe' ci sono uffici che si sono auto organizzati per funzionare meglio.

Al netto delle risorse e del personale, in alcune situazione questo ha funzionato.

Noi - ha concluso il vice presidente del Csm - vorremmo che l'Italia diventasse luogo di 'buona pratica' e una quota spetta anche all'organo di autogoverno della magistratura, si tratta di un lavoro complesso, non semplice".


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