Gli studenti aquilani manifestano: "Qui c'è tutto, tranne la normalità. Ma non vogliamo fuggire"

"Non siamo alcolizzati, vogliamo altro oltre i bar"

09 Ottobre 2013   17:45  

In tantissimi, centinaia, hanno preso parte alla manifestazione che stamattina nelle strade del centro dell'Aquila, era stata indetta dagli Studenti Aquilani Uniti.

Sono scesi per strada da tutte le scuole superiori dell'Aquila non per gridare slogan contro qualcuno, ma per chiedere attenzione per se stessi e per la città, che anno dopo anno, a seguito del sisma, non si accorge che i suoi migliori talenti, tutti i giovani, rischiano di andarsene via.

Perché? Perché ancora a quattro anni dal sisma la città è quasi un non-luogo, nel centro si fa finta di vivere, perché vedere palazzi rotti, strade vuoti, vicoli abbandonati è una ferita mentale che diventa parte di noi stessi, e che se un adulto tollera a fatica, un giovane non sopporta.

Non sopporta tutto questo, semplicemente perché la sua vita corre ben più velocemente della ricostruzione.

I giovani aquilani però non chiedono la "luna" ma solo "attenzione".

Valerio Di Pasquale Fiasca e Clarissa Gola, rappresentanti di tutti gli studenti aquilani ci hanno spiegato le loro richieste.

"L'Aquila non offre sbocchi per i giovani - spiega Valerio al microfono- siamo stufi di riunirci solo due giorni a settimana e solo per bere. Siamo stufi di essere criticati dagli adulti che ci dicono che siamo alcolizzati, quando invece non ci viene offerto altro che bar".

Chiedono l'alternativa, che Clarissa spiega: "Un luogo per l'incontro, per lo studio, per attività sociali e creative. Anche per organizzare la manifestazione ci siamo incontrati, al freddo, nei bar o sotto gli alberi".

Clarissa sa di cosa parla: i fondi Meloni e i fondi Giovanardi. I fondi Meloni sermbrerebbero essere stati destinati ad una struttura per i giovani nella zona dell'ex mattatotio. Ma i giovani non la vogliono, perché è in una zona isolata e lontana dal centro.

Tante associazioni giovanili dissero no: Policentrica Onlus, Giovine L’Aquila, Cittadinanze, Unione degli Universitari L’Aquila, Mutua Studentesca L’Aquila, Unione degli Studenti L’Aquila, ViviamolAQ, Rappr. Studenti Ist. Cotugno, Azione Universitaria L’Aquila, Modus L’Aquila.

Gli studenti chiedono una struttura in centro, e rivendicano i fondi a loro destinati.

"Ci promisero - racconta Valerio- oltre 8 milioni di euro della legge 41 De Matteis, per una tensostruttra a San Benrardino, dopodiché il progetto è stato bloccato e tutto si spostò tutto su un progetto per San Basilio, e ora il tutto è previsto al Castello, per un caffé letterario temporaneo ma con soli 700 mila euro del Monte dei Paschi di Siena. Gli altri soldi sono stati destinati a centri a Paganica e Bazzano. E qui in centro non c'è nulla".

Valerio e Clarissa chiedono trnaquillità, chiedono un centro che non sia solo bar, perché questi giovani, vogliono di più. Incontrarsi senza per forza bere.

"Tutti devono sapere come viviamo -spiega Clarissa- qui c'è tutto tranne che la normalità. Il centro non offre nulla, la città non offre nulla".

E il futuro rischia di essere altrove, fuori dalla città. Per quest'anno c'è ancora l'esenzione per le tasse, poi l'accordo di programma terminerà e si tornerà alla normalità. Questo tema è di tutti, i giovani restano qui? Faranno qui l'università? "Noi chiediamo pochi, chiediamo di essere ascoltati, abbiamo diritto di un luogo dove essere giovani. Questa coscienza deve diventare di tutti. Noi siamo qui non vogliamo fuggire"

Nell'intervista Valerio Di Pasquale Fiasca e Clarissa Gola, due studenti aquilani. 

di Barbara Bologna
montaggio di Marialaura Carducci

 

Questo il manifesto post manifestazione degli studenti

"GLI STUDENTI SI IMPEGNANO"

Oggi 9 ottobre ’13 gli studenti sono in strada, si attivano e manifestano. Tutto è pronto, L’Aquila è unita. Siamo andati oltre le divisioni imposte dalla politica, dalla società, e siamo arrivati sottobraccio alla Villa Comunale, dove le bandiere aquilane sono state protagoniste di questo evento da ricordare. 

La prima volta nel post-terremoto che gli studenti di tutte le scuole superiori si uniscono per essere attivi nella classe giovanile di L’Aquila.

L’invito è stato posto a tutti gli alunni delle superiori del capoluogo, ed ha raccolto ragazzi da ogni istituto, in un corteo che voleva creare una piattaforma molto variegata di incontro e discussione riguardo temi prettamente cittadini.

Come studenti, facciamo parte di quei giovani che devono essere ascoltati: il disagio è evidente. Ribadiamo le nostre esigenze e le iniziative che mirano a superare questa situazione, una situazione che porterà allo sfacelo L’Aquila quando noi giovani saremo costretti a scappare.

L’Alternativa è la creazione di strutture, di punti di ritrovo, dove vivere da giovani. Risposte concrete sono la necessità, darci ascolto è una promessa che l’amministrazione cittadina e la cittadinanza intera possono e devono mantenere.

Le risposte ci sono, i progetti esistono, manca l’impegno delle nostre istituzioni e di una città che si fonda sulla scuola, sull’università, su tutti i giovani.

Ma proprio questi sono i gruppi che vengono accantonati dalla politica cittadina, che ancora non si stupisce della propria disattenzione. Dateci ascolto, dateci forza, e saremo le ali della nuova L’Aquila.

Studenti Aquilani Uniti.

 


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