Gli ultras di Pescara al Consiglio comunale: Non si possono butta

01 Giugno 2007   16:42  
Hanno lasciato la sala consiliare del Comune di Pescara intonando un "vergognatevi!" a mo´ di stadio. Gli ultras della Pescara calcio non hanno gradito le parole del sindaco di Pescara, Luciano D´Alfonso (nella foto), quando davanti alla loro richiesta di aiuto per salvare le sorti della loro squadra del cuore non si sono sentiti appoggiati. Il nutrito gruppo di tifosi era intervenuto stamane al Consiglio comunale cittadino per avanzare richieste in merito alla riabilitazione dello stadio Adriatico , che pare debba restare chiuso per lavori, e al mantenimento della società Pescara calcio, che attualmente rasenta il fallimento. "Non si possono buttare via così 70 anni di storia - ha detto un tifoso - noi vogliamo rimanere a giocare a Pescara e questa è solo la prima protesta". "Noi siamo qui solo per il Pescara biancazzurro che non ha colore politico - ha aggiunto un altro ragazzo - maggioranza e opposizione vergognatevi per l´immobilismo che c´è stato fino ad ora riguardo l´appalto da dare per lo stadio. Non possiamo accettare di giocare un anno e mezzo fuori dalla nostra città". Una volta placati gli applausi, scrosciati al suono delle parole del tifoso, gli ultras hanno chiesto a gran voce al sindaco di rispondere in prima persona alle loro domande. "Ho preso atto delle vostre richieste - ha esordito D´Alfonso - per quanto riguarda lo stadio Adriatico, esso è di competenza di questo palazzo, di chi amministra la città, e quindi anche mia, ma per ciò che concerne la forza economica di chi amministra il Pescara calcio, noi possiamo solo agire da stimolo". A queste parole i tifosi, senza voler sentire altro, hanno abbandonato la sala tra grida e cori da tribuna, lasciando senza parole i presenti. Valentina Tenaglia

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