Grandi Rischi, Gabrielli in aula: l'informazione distorta e la Protezione civile che nulla può

18 Aprile 2012   12:31  

“La Commissione Grandi Rischi fornisce, su un evento di rischio, una consulenza da cui trarre indicazioni operative, ed è il sindaco che per legge, ha il compito di agire sul territorio, perché la Protezione civile di fatto non ha strumenti per incidere sul territori” a parlare è l’ex prefetto dell’Aquila e capo dipartimento della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli, convocato  in aula dall’avvocato Dinacci come testimone della difesa De Bernardinis, nell’ambito del processo alla Commisisone Grandi rischi che il 31 marzo 2009 si riunì in città.

All’epoca Gabrielli non era ancora prefetto, lo divenne all’alba del  7 aprile 2009, e dal 13 novembre 2010 è  capo della Protezione civile Nazionale. Nella sua testimonianza spiega che la protezione civile riceve informazioni dall’Ingv che è centro di competenza deputato a fornire consulenza alla protezione civile.

Dai dati dell’Ingv la Protezione poi valuta le scelte da operare, e a L’Aquila decise di inviare la Commissione Grandi Rischi che, come conferma Gabrielli, dal 31 marzo 2009 ad oggi, non è mai più stata convocata altrove. “Ex post posso immaginare che quella riunione – spiega Gabrielli –fu convocata per chiarire la situazione a fronte delle cose che diceva Giampaolo Giuliani, e per controbattere il comunicato stampa della regione che affermava non ci sarebbero state ulteriori scosse.”

Gabrielli poi mette l’accento sul ruolo dell’informazione “Tutti i giorni faccio i conti con la distorsione dell’informazione” dice e attacca il quotidiano il centro: “riportò le dichiarazioni di De Bernardinis – spiega-  come fossero all'esito della riunione della commissione e non all'inizio. Una veicolazione di questo genere ha un effetto perverso.”

E al centro della testimonianza anche il ruolo del sindaco “è lui – ha spiegato- che deve porre in essere tutte le scelte per prevenire il rischio, a partire da un piano di protezione civile che deve essere dettagliato e ben divulgato. La protezione civile non ha strumenti né possibilità di incidere effettivamente.” E cita il caso del Pollino dove è in  atto uno sciame sismico: “Non posso dire ai vigili del fuoco andate per intensificare la prevenzione se poi devo gestire anche le alluvioni in tutta Italia e gli uomini sono sempre quelli.”


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