Grandi Rischi, gli imputati. Eva: "Riunione da tema vago", Selvaggi: "Scarico energia è leggenda"

30 Maggio 2012   13:39  

"Bertolaso era ben conscio che per scaricare l'energia di un sisma di magnitudo 6 sarebbero servite un milione di scosse di magnitudo 3 in precedenza, un fatto impensabile in natura". Lo ha detto in aula Claudio Eva, (imputato) nel corso della sua audizione al processo contro i sette membri della Commissione grandi rischi, che si sta svolgendo all'Aquila. L'esperto Ordinario di Fisica Terrestre, Docente di Sismologia presso il Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse (Dip.Te.Ris.) dell'Universita' degli Studi di Genova, ha parlato anche della telefonata intercorsa tra l'ex numero "uno" del Dipartimento della protezione civile nazionale, Guido Bertolaso e Daniela Stati, ex responsabile della Regione Aruzzo della protezione civile, entrambi indagati in un procedimento connesso al filone principale. "Una telefonata - ha detto sempre Eva - che va divisa in due parti. La prima dice 'meglio piccole scosse di una che fa male' e questo e' lapalissiano. La seconda parte dice 'meglio piccole scosse perche' scaricano l'energia'. Ma scaricano l'energia delle piccole scosse non quella dell'eventuale, potenziale scossa piu' grossa".

"Quando venni a Roma - ha aggiunto Eva - sapevo del terremoto di magnitudo 4 che c'era stato il 30 marzo 2009 ma non sapevo dello sciame precedente. Insieme a Boschi, appresi anche degli allarmi maturati all'Aquila e capii le cause della riunione, quella cioe' di trovare giustificazioni a quegli allarmi. Mi sembro' strano andare all'Aquila e il tema della discussione era senza ordine del giorno, vaga, comunque il nostro lavoro era mirato alla valutazione tecnica dello sciame sismico in atto all'Aquila".

"Lo scarico di energia e' una leggenda metropolitana. Uno sciame sismico non favorisce ne' inibisce la probabilita' di un evento forte". Lo ha detto oggi il presidente del Centro nazionale terremoti (Cnt) dell'Ingv, Giulio Selvaggi, imputato nell'ambito del processo a carico della Commissione grandi rischi (con la carica di presidente vicario), nel corso della sua deposizione.

 "A posteriori - ha aggiunto - posso dire che per fortuna in Emilia non c'e' stato un singolo terremoto 6.1, che ha un potere distruttivo ben maggiore, ma due segmenti di faglia che hanno dato due eventi distinti 5.8 e 5.9". Parlando delle previsioni, Selvaggi ha concluso dicendo: "Sono trent'anni che cerchiamo di far capire alla gente che non importa prevedere un terremoto sei giorni prima, ma che e' piu' importante costruire bene le case. In Giappone c'e' la cultura del terremoto". 

"A posteriori posso dire che per fortuna in Emilia non c'e' stato un singolo terremoto 6.1, che ha un potere distruttivo ben maggiore, ma due segmenti di faglia che hanno dato due eventi distinti 5.8 e 5.9". Lo ha detto nel corso della sua audizione quale imputato, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, nel corso del processo alla commissione Grandi rischi, in corso all'Aquia.

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