Grandi Rischi, l'ANM: "Paragonare questa sentenza a quella di Galileo non è corretto"

25 Ottobre 2012   07:24  

"Dire che il precedente di questa sentenza e' la condanna di Galileo Galilei e' un'affermazione non corretta". Cosi' il presidente dell'Associazione magistrati Rodolfo Sabelli, risponde a chi gli chiede un commento sulle dichiarazioni del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che ha paragonato la sentenza di condanna della Commissione Grandi Rischi per il terremoto dell'Aquila alla condanna di Galilei. "Resto molto perplesso di fronte a queste critiche - ha detto Sabelli - le critiche devono essere rispettose, in forma corretta e informate, cioe' avvenire sulla base di una conoscenza corretta dei fatti. Io credo che in questo caso la critica si fondi su un equivoco".

Il presidente dell'Anm, senza intervenire nel merito, e sottolineando che la sentenza del giudice dell'Aquila potra' essere trasformata negli altri gradi di giudizio, rileva che "al momento non se ne conoscono le motivazioni e che l'imputazione non si fonda sulla pretesa di prevedere i terremoti, ma cio' che viene contestato agli imputati, e' l'errata analisi dei rischi, che ha comportato un'informazione tranquillizzante non corretta. Infatti - osserva il leader del sindacato delle toghe - la contestazione non riguarda tutte le morti causate dal terremoto in Abruzzo, ma solo alcune, perche' secondo l'accusa e' stata fatta una valutazione sul rapporto di causalita'. Se la decisione del giudice sia giusta o sbagliata - ha concluso Sabelli - e' un altro paio di maniche ma riferirsi alla condanna di Galileo non e' corretto, cosi' si dice ai magistrati di aver fatto carico alla scienza di qualcosa di impossibile".


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