Pescara abitabile, per giovani coppie che non ce la fanno più a pagare un mutuo, ma anche per chi ha come casa, per scelta e per necessità, la stazione o una panchina nel parco.
In via Tirino e a Fontanelle saranno infatti realizzati cinquanta appartamenti a prezzo calmierato , destinati a giovani coppie da individuare attraverso un bando pubblico. Il comune di Pescara finanzierà l’operazione, in particolare l’esproprio dei terreni, grazie ai circa 650 mila euro incassati dalla vendita dei terreni comunali dati in concessione e su cui i privati hanno costruito la propria abitazione. Grazie alla vendita di numerose case popolari agli inquilini, sarà possibile inoltre costruire altri 24 appartamenti popolari in via Pepe e in via Valle San Mauro, per la spesa di 3 milioni di euro.
Veniamo al secondo progetto: la realizzazione del Campus dell’accoglienza, voluto questa volta Fondazione PescarAbruzzo in collaborazione con la Caritas diocesana,.
che hanno già stanziato 1 milione 650 mila euro. La struttura, di cui ancora non è stata resa nota la localizzazione, ospiterà i senza tetto e barboni che ora bivaccano alla Stazione centrale e nei parchi del centro. Non troveranno solo un tetto, un letto e un pasto caldo, ma anche una concreta possibilità di recupero sociale e lavorativo.
LA SITUAZIONE IN ABRUZZO E IN ITALIA
Anche in Abruzzo, giova ricordarlo, la casa rappresenta un' emergenza. Sono infatti 30 mila le richieste in lista d’attesa per un’abitazione popolare fronte dei circa 12 mila alloggi popolari presenti sul territorio regionale. A Pescara si registrano 932 richieste di alloggi e 232 istanze di assegnazione provvisoria. In comune dell’Aquila ci sono almeno 900 richieste di alloggi popolari inevase. Negli ultimi due anni, rileva inoltre l’Istat, la spesa per gli affitti è cresciuta in media del 14%, mentre i costi di chi è riuscito ad acquistare le quattro mura con un mutuo sono arrivati anche a un aumento del 10%.
Ogni anno in Italia circa 35.000 famiglie perdono la loro abitazione perché non riescono a far fronte al pagamento dell’affitto. Negli ultimi cinque anni sono state 160.000 le famiglie sfrattate per morosità. L’identikit delle famiglie sfrattate per morosità è il seguente: nucleo più ricorrente famigliare è quello monoreddito composto da quattro persone con minori a carico, seguito da famiglie con impegni lavoratori a tempo determinato e di famiglie composti da anziani sopra i settanta anni.
E il nuovo governo, secondo il Sunia, il sindacato degli inquilini, sull'emergenza casa sta dando risposte davvero poco rassicuranti:
" Tremonti - afferma Luigi Pallotta, segretario nazionale del Sunia - annuncia 20.000 case nel 2009 ed intanto ne cancella 12.000', operando un cambio di destinazione di 550 milioni di euro. Soldi che verranno stornati dall'emergenza degli sfratti delle famiglie disagiate ad un fondo nazionale volto a finanziare un 'piano casa' da definire nel 2009. Il rischio è che questo 'piano casa' si risolva in un sostegno governativo ai costruttori, colpiti dalla crisi dell'edilizia". Pallotta ricorda anche che la manovra del Governo ha tolto all'emergenza abitativa anche 280 milioni di euro destinati ad alloggi in locazione a canone sostenibile, nei contratti di quartiere, "a dimostrazione ulteriore di quale indirizzo il governo intende dare alla politica abitativa".
FT