"Green paper": da L´Aquila nuovi scenari per il mercato del lavo

28 Marzo 2007   18:40  
Come creare più posti di lavoro di qualità ? Quale equilibrio tra la flessibilità e le giuste tutele di cui i lavoratori flessibili devono beneficiare? Il Green Paper, il Libro verde approvato dalla Commissione europea nel novembre 2006, intende rispondere a queste domande, sollecitando gli Stati membri a riformulare e uniformare i principi che regolano il loro mercato del lavoro. A queste sollecitazioni ha voluto rispondere il convegno della Fondazione Mirror "Europae generis", che ha avuto luogo ieri al Castello cinquecentesco di L´Aquila. Molto resta da fare per affermare in Italia il modello della flexicurity, diffuso nel Paesi del nord Europa e capace di conciliare le esigenze delle imprese con quelle dei lavoratori, grazie ad un mix di flessibilità, meritocrazia, formazione continua, innovazione tecnologica e ammortizzatori sociali. "Centrale è poi la formazione - ha ricordato il presidente della fondazione Mirror Sergio Galbiati - in Italia infatti solo il 14,7% degli imprenditori ha la laurea, e il 50% di giovani inseriti con contratti di apprendistato ha solo il diploma di scuola inferiore". Non è potuto essere del convegno il ministro del lavoro Cesare Damiano (nella foto), trattenuto a Roma per impegni istituzionali. Ad attenderlo sul ponte del castello c´erano i lavoratori della Finmek. Per loro servono forse risposte più immediate di quelle prospettate dalla Green paper. FT

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