GuarInter per Mancini, i nerazzurri sbancano Bergamo

Un Guarin così i tifosi dell'Inter, probabilmente l'avevano visto solo in qualche video della militanza portoghese del colombiano. Eppure la cura Mancini sembra aver rivitalizzato il centrocampista nerazzurro che nelle ultime due di campionato ha timbrato 3 volte il cartellino. Sarà lui a far risogere l'Inter? Difficile dirlo soprattutto perchè c'è da capire se effettivamente questa Inter potrà risorgere. Intanto, Mancini e i suoi si godono un bel tabù sfatato quello di aver sbancato l'"Atleti Azzurri d'Italia" dopo la bellezza di sette anni, neanche Mourinho era infatti riuscito ad imporsi in casa degli orobici.

Adesso, però, proprio nel momento in cui le acque sembrano essere tornate a calmarsi con le ultime due vittorie in altrettanti turni, arriva l'Europa League a scombussolare un equilibrio tornato dopo diverse giornate. L'impegno di Coppa, infatti, potrà tendere non poche insidie a Mancini che dovrà stare attentissimo a dosare le forze dei suoi con il doppio impegno, soprattutto se l'obiettivo come si continua a dire da inizio stagione dalle parti di Appiano è quello di riconquistare la Champions League.

Difficile, ma non impossibile visto il rendimento di quelle che sono accreditate come le principali concorrenti dei nerazzurri, il cui cammino è comunque altalenante e discontinuo. Per tornare alla gara di Bergamo, si può dire che si è vista una buona Inter, non eccelsa, con le solite lacune difensive (Pinilla si è divorato un gol da zero metri) nascoste da due prodezze di Guarin che ha vestito i panni di vice-Icardi e ha tolto le castagne dal fuoco dopo il pareggio di Maxi Moralez. Eppure, c'è da dire "bravi" ai dirigenti nerazzurri: Shaquiri è sempre più leader del gruppo, nonostante non sia un vero e proprio bomber, Brozovic potrebbere essere la rivelazione, anche se è rimandato quando dovrà rapportarsi ad impegni meno semplici, ed anche il ritorno di Santon sembra aver fatto bene al ragazzo. Unico neo del mercato di riparazione è quello relativo a Podolski, ancora troppo spaesato e affatto decisivo.

Per il resto, si può solo migliorare. E per farlo bisognerà dare certa una continuità ai risultati ottenuti nelle ultime due settimane.