Guerra Russia - Ucraina, ripartiti i negoziati. Zelensky chiede no-fly zone

Lavrov: pronti a parlare ma la demilitarizzazione sarà completata

03 Marzo 2022   16:57  

E' cominciato il secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina. L'incontro, inizialmente previsto per le 13 italiane nella regione di Brest, in Bielorussia, è slittato di due ore. L'analista bielorusso Yury Voskresensky, vicino agli organizzatori dell'incontro, ha detto che Kiev aveva chiesto di spostare la sede dei colloqui, respingendo Belaya Vezha e chiedendo "di spostarli nei Paesi vicini", ma "la delegazione russa è pronta a tenerli solo in Bielorussia per evitare provocazioni".

Sul tavolo c'è "il cessate il fuoco", assicura Mosca. Kiev avverte che non accetterà ultimatum dal Cremlino.

Zelensky chiede una “no fly zone” sull’Ucraina

Il Presidente Volodymyr Zelensky ha lanciato un nuovo videomessaggio dal suo bunker. "Per noi è importante introdurre una no-fly zone" in Ucraina, ha detto. "Se l'Ucraina cade, la Russia si prenderà i Paesi Baltici e l'Europa orientale", denuncia. Le sanzioni introdotte contro la Russia, ha precisato, "sono serie" e sono "un buon inizio". "Siamo grati ai Paesi per le forniture di armi - ha aggiunto -, ma forse è troppo tardi, c'è stata una finestra di tempo in cui chiedevamo aiuto ma questa finestra è costata la vita a tanti ucraini". Il Presidente ha poi aggiunto di temere "per la vita dei miei famigliari".

Nell'ottavo giorno di guerra in Ucraina il ministero della Difesa russo ha annunciato delle "pause" nelle operazioni dell'esercito, per favorire l'evacuazione dei civili attraverso corridoi umanitari. "Siamo pronti a creare corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento", ha detto il titolare della Difesa russo, secondo quanto riporta l'Interfax. Notizia che viene confermata in questi momenti: le autorità russe comunicano che verranno aiutati coloro che lasceranno il paese. Nel frattempo, l'esercito di Mosca accusa quello ucraino di usare i civili come "scudi umani".

Scontri nella notte in attesa dei negoziati

Intanto, nella notte appena trascorsa, forti esplosioni sono state udite a Kiev e in altre città dell'Ucraina. Secondo la Bbc, almeno quattro esplosioni si sono registrate intorno alle 3.00 ora locale nella capitale, ma non è chiaro quali fossero gli obiettivi né se ci siano persone colpite. Così a Kiev nella notte sono tornate a suonare le sirene antiaeree con gli abitanti invitati a mettersi al riparo, come ha riportato l'agenzia Unian. I media locali hanno anche riferito di combattimenti alla periferia di Kiev. "Il nemico sta cercando di sfondare", ha scritto nelle scorse ore su Telegram il sindaco Vitali Klitschko.

Lavrov: pronti a parlare ma la demilitarizzazione sarà completata

"Sono sicuro che si troverà la soluzione alla crisi intorno all'Ucraina, le condizioni della Russia sono minime". Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergey Lavrov in un colloquio con la stampa straniera a Mosca. Tuttavia, secondo Lavrov, "Mosca non può consentire minacce di attacco diretto alla Russia provenienti dall'Ucraina", per questo "l'operazione speciale" in corso sul suo territorio sarà portata a termine. "Siamo pronti a parlare - ha detto Lavrov - ma continueremo la nostra operazione, perché non possiamo permettere all'Ucraina di mantenere le infrastrutture che minacciano la sicurezza della Federazione Russa: la demilitarizzazione sarà portata a termine nel senso che le infrastrutture e le armi che ci minacciano saranno distrutte".

Intanto proseguono le azioni militari. Le forze russe si stanno dirigendo verso Odessa e si preparano allo sbarco. Secondo fonti dell'intelligence Usa, citate dalla tv spagnola Rtve, in Crimea ci sono già diverse navi in attesa dell'arrivo delle truppe di terra per lanciare l'attacco dal mare. Le autorità di Odessa - secondo le stesse fonti - hanno chiesto ai cittadini di recarsi in un rifugio per il rischio imminente di un attacco. Ed è di questi minuti la notizia che una nave mercantile estone è affondata al largo del porto della città dopo un'esplosione. Due membri dell'equipaggio della nave sono riusciti a mettersi in salvo su una scialuppa, mentre gli altri quattro sono dispersi.

Il sito ucraino Kyiv Independent riferisce che sei adulti e due bambini sono stati uccisi in un edificio residenziale a seguito di un attacco alla città di Izyum, nel distretto di Kharkiv. Un deposito petrolifero nella città di Chernihiv, nell'Ucraina settentrionale, è stato colpito da un bombardamento durante un attacco aereo, secondo quanto riferito dal Servizio statale per le emergenze di Kiev. Lo riporta la Cnn sottolineando che le foto di Chernihiv mostrano nuvole di denso fumo nero, con i vigili del fuoco e gli operatori di emergenza al lavoro.

Funzionari ucraini hanno confermato la presenza dell'esercito russo a Kherson, al momento la città più grande conquistata dalle forze russe dall'inizio dell'invasione. Il sindaco Igor Kolykhaiev ha annunciato con un post Facebook di aver discusso con "ospiti armati" in un edificio dell'amministrazione, senza nominare le truppe russe. "Non avevamo armi e non eravamo aggressivi. Abbiamo dimostrato che stiamo lavorando per mettere in sicurezza la città e cercando di affrontare le conseguenze dell'invasione". Kolykhaiev ha concordato con gli occupanti alcune severe restrizioni nella città meridionale dell'Ucraina, riporta il Kyiv Independent. Coprifuoco dalle 20 alle 6 di mattina, circolazione delle auto solo nelle ore diurne, ingresso in città consentito solo per rifornimenti di medicine e alimentari. I cittadini inoltre possono camminare per le strade da soli o in gruppi di due e sono obbligati a fermarsi su richiesta. Il sindaco ha chiesto alla gente di non affrontare le forze russe.

Le forze armate ucraine fanno sapere che la città di Mariupol resta sotto il loro controllo, dopo che i russi "senza successo" avevano tentato di conquistarla. Lo scrive la Bbc. La città - considerata un punto chiave dagli invasori, visto che consentirebbe il collegamento tra le truppe russe che avanzano da sud e da est - ha subito pesanti bombardamenti. "Siamo distrutti come nazione. Questo è il genocidio del popolo ucraino", sottolinea in una nota il municipio di Mariupol denunciando i costanti bombardamenti sulle infrastrutture civili che hanno lasciato senza acqua, riscaldamento o elettricità la città portuale dove non è possibile portare rifornimenti o evacuare le persone. "Stanno mettendo a rischio le scorte di cibo, mettendoci in trappola, come nella vecchia Leningrado", ha affermato il consiglio comunale, nella nota riportata dai media internazionali, sottolineando che si cerca di creare un corridoio umanitario.

Secondo un comunicato delle forze ucraine, l'offensiva russa continua nella zona di Kiev, in particolare nei centri di Vyshgorod, a nord della capitale, a Fastiv (sudovest) e Obukhiv (sud).

Intelligence britannica: russi a 30 km da Kiev, Kharkiv non è caduta

Il ministero della Difesa britannico ritiene che l'avanzata russa su Kiev venga ritardata da un concorso di cause tra le quali la "ferma resistenza ucraina, i guasti meccanici e la congestione" dell'enorme numero di veicoli coinvolti su una strada insufficientemente agibile. In questo modo, la colonna russa "rimane a più di 30 km dal centro della città". Come recita l'ultimo rapporto dell'intelligence di Londra, "la colonna ha fatto pochi progressi apprezzabili in oltre tre giorni". Sul resto del territorio, "nonostante i pesanti bombardamenti russi, le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol rimangono in mano ucraina. Alcune forze russe sono entrate nella città di Kherson ma la situazione militare rimane poco chiara".

Esercito di Kiev: truppe russe in affanno

Sulla pagina Facebook dello Stato maggiore ucraino è possibile informarsi sullo stato delle operazioni militari nel paese invaso dalla truppe di Mosca. Stando a quanto viene riferito dalle forze armate di Kiev, le truppe russe "non hanno avuto successo in quasi tutte le direzioni in cui stavano avanzando". I russi inoltre sarebbero in affanno anche a causa della mancanza di approvvigionamenti, equipaggiamento e uomini da sostituire a quelli morti, feriti e prigionieri.

Secondo il governo ucraino, finora ci sarebbero almeno 2.000 vittime civili. Almeno 277 quelle accertate dall'Onu, che parla di un milione di profughi.


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