Hai un cane? Fai un esame di coscienza, consuma più di un suv!

Lo rivela uno studio di neozelandesi

23 Ottobre 2009   17:19  

Chi ha un cane (o altri animali domestici) dovrebbe fare un esame di coscienza ecologico: il migliore amico dell'uomo, in apparenza inoffensivo, in realta' ogni anno inquina complessivamente piu' di un grosso Suv. E' la conclusione-shock cui sono giunti Robert e Brenda Vale, due architetti specializzati in vita sostenibile alla Victoria University di Wellington in Nuova Zelanda, che hanno scritto un libro provocatorio fin dal titolo. "E' tempo di mangiare il cane. La vera guida alla vita sostenibile". Secondo i ricercatori, cani, gatti e simili ci allietano a caro prezzo: devastano la fauna selvatica, portano malattie e soprattutto aumentano l'inquinamento. I Vale hanno fatto un semplice calcolo: un cane di taglia media consuma giornalmente 90 grammi di carne e 156 grammi di cereali essiccati, che prima della lavorazione del prodotto equivalgono a ben 450 grammi di carne fresca e 260 grammi di cereali. Cio' significa che nel corso di un anno, Fido fa fuori da solo qualcosa come 164 kg di carne e 95 kg di cereali. Calcolando che occorrono 43,3 metri quadrati di terreno per produrre 1 kg di carne di pollo all'anno - e ne servono molti di piu' per le carni bovine e di agnello - e 13,4 metri quadrati per produrre un chilo di cereali, ogni anno un cane medio consuma l'equivalente di 0,84 ettari. E per un grande cane come un pastore tedesco, la cifra e' di 1,1 ettari. Mentre un Suv (i coniugi Vale prendono come modello il classico Toyota Land Cruiser) che percorre 10.000 chilometri in un anno utilizza 55,1 gigajoule, cioe', visto che un ettaro di terreno serve per la produzione di circa 135 gigajoule di energia all'anno, l'equivalente di circa 0,41 ettari. Meno di meta' di quanto consumato da un cane di taglia media.

Una teoria bislacca? Non proprio. La prestigiosa rivista scientifica New Scientist ha chiesto al Stockholm Environment Institute di york di fare gli stessi calcoli, e i risultati corrispondono quasi esattamente. "Prendere un cane - confermano dall'istituto inglese - e' davvero un lusso, soprattutto a causa del consumo di energia e il conseguente aumento delle emissioni di anidride carbonica". Ma gli altri animali domestici non se la passano meglio. I Vale, applicando gli stessi calcoli, hanno scoperto che i gatti "consumano" in un anno l'equivalente di 0,15 ettari (poco meno di una Volkswagen Golf), e i criceti 0,014 ettari a testa (comprarne due, suggeriscono, equivale al consumo di un grande televisore al plasma). Persino il pesce rosso, con i suoi 3,4 metri quadrati di consumo annuo, inquina. Per l'esattezza quanto due telefoni cellulari. Un'analisi presa molto sul serio dallo scienziato David Mackay, fisico all'Universita' di Cambridge e consulente del governo britannico per le nuove energie. Secondo lui "bisogna fare molta attenzione nell'acquistare un animale domestico, perche' l'energia che serve per mantenerlo e' un fattore di inquinamento importante". Tanto piu', si legge nel libro dei Vale, che prendendo la popolazione felina dei primi 10 paesi al mondo per possesso di gatti, si scopre che la superficie necessaria ad alimentare questa massa miagolante e' pari a oltre 400.000 chilometri quadrati, ossia una volta e mezza l'intera Nuova Zelanda. Poi c'e' l'impatto sull'ecosistema: ogni anno, solo nel Regno Unito, 7,7 milioni di gatti uccidono qualcosa come 188 milioni di animali selvatici. E i cani non sono da meno. Insomma, cosa fare per avere un animale domestico eco-sostenibile? Gli esperti suggeriscono anzitutto di modificarne la dieta, usando quanto piu' possibile gli avanzi del cibo, per non consumare troppo. Altrimenti si puo' ricorrere a soluzioni drastiche: sostituire il gatto con una gallina, che consuma si ma produce anche uova, oppure un bel coniglio. "L'animale ideale - spiega Vale - perche' e' dolce, consuma poco e alla fine si puo' anche mangiare".


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