Honda Atessa: scongiurato rischio chiusura

20 Dicembre 2012   16:49  

Mobilita' volontaria per massimo 170 lavoratori e trasferimento verso la stabilimento di Atessa di tre nuovi modelli considerati il "fiore all'occhiello" della Honda sono i termini dell'accordo che "scongiura il rischio di una chiusura della Honda Italia".
E' quanto dichiara in una nota il segretario provinciale della Fiom-Cgil di Chieti, Davide Labbrozzi, a proposito dell'accordo firmato questa mattina da sindacati, azienda e ministero dello Sviluppo Economico in merito al futuro della Honda Italia di Atessa, l'unico stabilimento produttivo in Europa della casa motoristica nipponica.
La vertenza Honda Italia si era aperta a luglio scorso con l'annuncio di oltre 300 esuberi su circa 650 lavoratori da parte dell'azienda. "Per quanto concerne la gestione degli esuberi - commenta Labbrozzi - si e' definito che l'Azienda avviera' una procedura di mobilita' per un numero massimo di 170 persone che saranno individuate applicando il solo criterio della non opposizione al provvedimento di mobilita'".
Inoltre, la casa nipponica si e' impegnata nei prossimi tre anni a supportare "con tenacia lo stabilimento atessano", il primo impiantato nella zona industriale metalmeccanica piu' grande del Centro Sud, la Val di Sangro, nel 1971: con l'accordo si e' "stabilito il trasferimento verso Atessa di tre nuovi modelli considerati fiore all'occhiello per la Honda - spiega Labbrozzi - il primo nel 2013, il secondo nel 2014 e l'ultimo nel 2015.
La Honda attraverso la sottoscrizione dell'accordo ha ufficializzato nei fatti il progetto che vede Atessa quale unico stabilimento europeo. E' stato quindi scongiurato il possibile rischio di chiusura del nostro sito produttivo", conclude il sindacalista della Fiom-Cgil, che giudica "positivamente" l'accordo sottoscritto alla presenza del vice ministro dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti.


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