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La Direzione Regionale dell’Associazione “CATTOLICI DEMOCRATICI ABRUZZO” riunitasi a Pescara, ha deciso di lanciare il seguente appello agli abruzzesi.
«“C’è da purificare l’aria, perché le nuove generazioni, crescendo, non restino avvelenate”. (Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente Conferenza Episcopale Italiana).
Ma perché occorre purificare l’aria?
Perché il Paese, questa nostra Regione, hanno perso la via di un progetto politico-sociale condiviso ed incentrato sul primato indiscusso della persona umana, dove l’uomo è il fine e la società, lo Stato e l’economia sono solo dei mezzi.
Nel corso di questi anni abbiamo visto capovolgere questa realtà ed affermarsi a tutti i livelli un complesso sistema di lobby e comitati di affari che hanno esaltato il ruolo dell’egoismo, dell’individualismo, del relativismo e dell’immoralità.
Questo compromesso al ribasso è così diventato uno spazio troppo delimitato di contenitori leaderistici senz’anima e con un conflitto di culture umane e sociali insuperabili; luoghi dell’insignificanza della presenza politica dei cattolici che non sono riusciti a contenere (e tantomeno soddisfare) l’insieme delle esigenze valoriali e politiche di cui è portatore l’umanesimo cristiano.
Non a caso l’attuale apporto dei laici cattolici sotto le bandiere altrui (PD, UDC, PDL ecc.) alla vita politica del Paese è stato definito da un importante filosofo contemporaneo (Dario Antiseri) come quello degli ascari alle guerre imperialiste italiche.
Oggi occorre ritrovare la nostra libertà.
L’aria che vogliamo respirare è la libertà di essere responsabili del nostro futuro.
E’ la libertà di agire da laici cattolici per affermare un nuovo senso del bene comune e dell’interesse generale.
E’ la libertà di poter contare sul primato della persona umana rispetto alle scelte della finanza d’assalto e dell’economia egoista.
E’ la libertà di sapere che possiamo e dobbiamo partecipare da protagonisti al confronto sulle scelte di progetto politico-sociale per le sfide che attendono la Regione Abruzzo.
E’ la libertà di poter agire perché siano superati tutti i vizi che hanno caratterizzato l’azione politica abruzzese di questi ultimi anni.
Mons. G. Crepaldi ha giustamente detto: “L’età dei “tuttavia” sembra finita, si profila un nuovo compito dei laici cattolici impegnati in politica solido sui principi e accorto nelle strategie”.
Riteniamo, dunque, sia giunto il momento di poter scrivere, attraverso la nostra Associazione, la parola FINE sul “tempo della diaspora”.
Spetta a noi costruire adesso un’alternativa possibile con un’azione sociale, culturale, economica e politica che dia aria nuova alla Regione Abruzzo.
Possiamo e dobbiamo dare nuova Speranza alle nostre comunità attraverso una sana Passione politica, costruita nel rinnovato Impegno al bene comune e dando avvio ad un laboratorio politico di base, quale è la nostra Associazione culturale-politica “CATTOLICI DEMOCRATICI ABRUZZO”, capace di contribuire a ricostruire, insieme, una nuova, sostanziale ed efficace presenza dei laici cattolici nella vita della nostra comunità regionale, “senza nostalgie o ingenue illusioni”.
Se sei pronto a raccogliere questa nuova sfida che oggi incalza la nostra responsabilità di cittadini liberi e forti, allora sei pronto ad essere uno di noi. Ti aspettiamo, contattaci!»