I Comuni abruzzesi chiedono maggiore considerazione da parte della R

26 Febbraio 2007   13:40  
"I Comuni non sono enti da consultare perchè così prevedono leggi e regolamenti, ma devono essere considerati attori principali dei processi politici" Lo afferma l´Anci nel corso dell´assemblea straordinaria convocata oggi a L´Aquila per verificare lo stato della politica regionale nei confronti degli enti locali. Nè è emerso un bilancio con più ombre che luci: la legge che impedisce ai sindaci di candidarsi, dopo due anni non è stata ancora cancellata, e giacciono nei cassetti anche la Legge urbanistica regionale e quella sui lavori pubblici. Dubbi anche sulla politica sanitaria e viene denunciato uno scarso coinvolgimento in decisioni che, a causa di tagli e razionalizzazioni, rischiano di penalizzare molti comuni. "I territori periferici - afferma Antonio Centi presidente dell´Anci Abruzzo - rischiano di non poter accedere ai farmaci salva-vita che vengono distribuiti solo negli ospedali maggiori distanti anche 60 chilometri dai piccoli paesi di montagna." Per quanto riguarda poi la riforma del ciclo idrico integrato i sindaci ribadiscono il loro no ad una Ato unica, perchè la riduzione dei costi di gestione si può ottentere senza penalizzare il coinvolgimento degli enti locali. Aprrezzamenti invece sulle politiche del turismo, come ha confermato il successo della nostra Regione alla Bit di Milano, ma l´Anci ritiene che si debba anche procedere speditamente alla promozione del marchio "costiera abruzzese". I sindaci delle aree interne e montane ritengono infine decisive la legge sui piccoli comuni e la legge sulla montagna. Nel servizio interviste ad antonio Centi, prediente Anci ed Emiio Nusca sindaco di Rocca di Mezzo (Aq) FT

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