I burattini e ''La fantastica avventura''

02 Gennaio 2009   16:54  

Domenica 4 gennaio al Teatro San Filippo dell’Aquila va in scena La fantastica avventura, spettacolo per burattini, scritto e diretto da Maria Cristina Giambruno, che da il via all’edizione 2009 di “A teatro con mamma e papà”, tradizionale programmazione regionale di teatro ragazzi curata da L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione Onlus.

La rassegna interessa quest’anno i teatri di Atri, Città Sant’Angelo, Lanciano, San Salvo, Vasto e, naturalmente, L’Aquila con un cartellone di ben venti spettacoli, che costituiscono uno spettro ampio e rappresentativo della migliore produzione teatrale nazionale rivolta al pubblico dell’infanzia e dell’adolescenza.

La fantastica avventura che domenica apre la rassegna a L’Aquila riveste una particolare importanza giacché si tratta della ripresa del primo spettacolo messo in scena da L’Uovo, che festeggia il trentesimo di costituzione, e si caratterizza come un sincero tributo alla memoria della ideatrice e realizzatrice dei burattini in scena Maria Signorelli, la più famosa burattinaia italiana, della quale quest’anno ricorre il centenario della nascita.

Maria Signorelli ha frequentato per anni L’Aquila, dove ha insegnato alla Scuola di Cultura Drammatica, ha collaborato a diversi allestimenti del Teatro Stabile al tempo della sua costituzione e ha partecipato a numerose iniziative promosse da L’Uovo.

Della Signorelli è stata allieva la stessa Maria Cristina Giambruno sia a L’Aquila, ai corsi della ricordata Scuola di Cultura Drammatica, che a Roma, ai laboratori del Teatro Verde.

Lo spettacolo affonda le sue radici nella tradizione popolare della fiaba e del teatro girovago dei burattinai e narra di una nonnina, premurosa e apprensiva come tutte le nonne che si rispettino, e il suo nipotino, testardo e coraggioso, sono i protagonisti di questa favola per burattini. La fantastica avventura è naturalmente quella che capita al bambino in questione e che prende avvio da un “furto” perpetrato ai danni del piccolo eroe. Infatti il vento - anch’esso un personaggio - soffiando con gaia impetuosità disperde la farina necessaria per una torta che la nonnina si appresta a confezionare per il suo goloso nipotino. Questi, furente per la mancata dolce scorpacciata, decide di inseguire il vento per pretendere la restituzione del maltolto. Naturalmente l’indignazione che lo muove gli fa dimenticare di esser piccolo e indifeso per una impresa così grande e a nulla valgono le preghiere della nonnina per trattenerlo. Da questo momento comincia l’avventura per l’indomito bambino, fantastica giacché la strada che percorre sulle tracce del vento è costellata di incontri più o meno piacevoli, di decisioni sempre generose, e popolata da animaletti parlanti pronti a dare informazioni, a fare regalucci, ecc. ecc. Ma fantastica anche perché, alla fine, il nostro eroe - cui la ingenuità tipica della sua età ha giocato anche qualche tiro - vive il suo momento magico riuscendo, lui così piccino, ad aver ragione di due grossi e incalliti imbroglioni.

 


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