I co.co.co. della Regione e gli emendamenti trappola

Lavoratori di un dio minore

08 Luglio 2010   15:50  

Ancora incertezza e timore di perdere il lavoro entro novembre di quest'anno per 175 co.co.co della giunta regionale abruzzese.

A fine giugno il Consiglio Regionale aveva approvato un emendamento bipartisan che consente a dirigenti e direttori, di prorogare i progetti in corso e di continuare a utilizzare delle competenze ormai consolidate.

L'emendamento è successivo al congelamento del concorso pubblico, per la costituzione di
una graduatoria di 150 posti a tempo determinato, che aveva provocato un alzata di scudi da parte dei co.co.co della regione. Il bando infatti avrebbe escluso molti di questi co.co.co, e non era inoltre previsto un punteggio aggiuntivo per chi come loro aveva anni di servizio alle spalle e competenze acquisite.

I problemi però non sono affatto finiti per i 175 co.co.co, con questi ultimi provvedimenti apparentemente a loro tutela.

L'emendamento darebbe infatti si la possibilità di prorogare i loro contratti, ma corre voce che in realtà dirigenti e direttori hanno avuto precise indicazioni di non farlo.

''Ci si accanisce contro l'anello debole al fine di ridurre la spesa - denunciano i portavoce del comitato precari della Regione -. Eppure noi da anni svolgiamo le stesse mansioni di dipendenti a contratto indeterminato, ma senza tredicesima, trattamento pensionistico, ferie malattia, primi di produzione e soprattutto senza la certezza di mantenere un lavoro per poter mettere su famiglia e fare un mutuo. Eppure - aggiungono - anche noi siamo entrati in servizio con concorsi o selezioni pubbliche, in molti casi con contratti a tempo determinato e poi "declassati" a co.co.co., e siamo stati esclusi dal percorso di stabilizzazione avviato nel 2008. E svolgiamo da anni - concludono - servizi essenziali''. Ed ecco infatti uno sreening nei vari settori, fornita dagli stessi precari:


'' I lavoratori co.co.co. sono determinanti:

‐ nel settore Informatica, dove siamo 37 precari distribuiti tra informatica vera e propria (infrastrutture di
rete, web, posta elettronica e assistenza agli utenti regionali, gestione informatica di procedure
amministrative contabili), statistica e cartografia, di cui costituiamo la quasi totalità del personale tecnico. I
tecnici interni sono SOLO 8;
‐ nel servizio BURA, dove il Bollettino Ufficiale viene completamente gestito, realizzato e pubblicato da 11
precari, contro UN SOLO dipendente e un responsabile;
‐ nella Protezione Civile, dove ci sono 33 lavoratori precari;
‐ nel settore Ambiente, dove tutte le procedure di tutela del territorio, sviluppo sostenibile, energia e rifiuti,
sono gestite quasi esclusivamente da precari (circa 30);
‐ nei Beni Culturali (catalogazione e gestione dell'intero patrimonio culturale abruzzese, 11 precari contro 4
dipendenti);
‐ nella gestione dei tributi (sportello al pubblico per le tasse automobilistiche);
‐ nei Lavori Pubblici ;
‐ nelle Attività Internazionali;
‐ nel servizio Sviluppo Economico;
‐ siamo inoltre presenti nella programmazione, nel servizio di controllo ispettivo‐contabile, nella sicurezza
sul lavoro.

FT

 

 


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