I figli di Berlusconi e le loro spese pazze. Intanto il patrimonio paterno si assottiglia
23 Marzo 2012 07:37
La notizia arriva dal quotidiano Libero e punta il dito contro le spese folli dei figli di Silvio Berlusconi: "La società di Eleonora, Barbara e Luigi, infatti, incassa 2 milioni di euro. Ma per non chiudere baracca e burattini ne servono altri dodici. Eleonora, Barbara e Luigi hanno bisogno per le spese ordinarie di 5 milioni a testa per quest'anno. Grazie anche a questa scelta il patrimonio netto della holding dei berluschini si è assottigliato, sia pure conservando fieno d'oro in cassa: ammonta a 231,8 milioni di euro rispetto ai 259,7 milioni di euro dell'anno precedente". In breve: Mediaset ha chiuso il 2011 con un crollo netto del 36%, dalle dimissioni di Berlusconi gli spot sono calati del 8,1%, ma tutto sommato rispetto al 2010 il giro d'affari dell'impero della famiglia è calato solo leggermente.
Eleonora Berlusconi
Vale a dire che le spese dei tre figli dell'ex premier e Veronica Lario supera gli utili della società? Secondo i numeri sì, anche se i tre fratelli non avrebbero di che preoccuparsi. Basti pensare che nel caso in cui dovessero ritirarsi dalla società, si porterebbero comunque a casa 71 milioni di euro a testa. Peraltro, a fronte dell'assenza di dividendi della holding, hanno compensato con investimenti finanziari e altre partecipazioni. Per intenderci, se nel 2011 i depositi bancari dei figlioli prodigi si è dimezzato (da 138,4 a 64,6 milioni di euro) si sono di contro triplicati i loro investimenti in titoli (da 20,3 a 60,7 milioni di euro). Un futuro garantito, insomma.
Senza contare che papà Silvio si è confermato anche per il 2011 l'uomo più ricco d'Italia: il reddito dichiarato lo scorso anno e riferito al 2010 ammonta a 48.180.792euro, senza grosse variazioni rispetto agli anni precedenti, fatta eccezione per la villa a Lampedusa acquistata lo scorso giugno. Non hanno quindi di che preoccuparsi i figli dell'ex presidente, soprattutto in virtù del fatto che la generosità del padre non conosce crisi. Lo sanno bene tutte le donne del Cav.
