I precari Asl chiedono a Redigolo la stabilizzazione

13 Febbraio 2009   15:26  

Nel servizio del tg8 l'incontro dei precari Asl con il commissario Gino Redigolo e l'assessore regionale Venturoni.

 Un proposta di deliberazione commissariale, rivolta alla stabilizzazione del personale precario in possesso dei requisiti previsti dalle legggi finanziarie 2007-2008, sara' inviata, in tempi rapidissimi, dal Commissario ad acta per il piano di rientro del deficit, Gino Redigolo, ai Ministeri dell'Economia e del Welfare. Se tale proposta dovesse essere ritenuta coerente con il Piano stesso e con le normative in vigore, lo stesso Commissario Redigolo provvedera' ad inviare l'atto ai manager delle Asl che avvieranno il processo di stabilizzazione che dovra' essere concluso entro il 30 giugno 2009. E' quanto emerso al termine dell'incontro che una rappresentanza di lavoratori precari delle Asl ha avuto, questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione, con l'assessore alla Sanita', Lanfranco Venturoni, il Commissario governativo, Gino Redigolo, ed il Segretario generale della Presidenza della Regione, Enrico Mazzarelli, in rappresentanza del Presidente Gianni Chiodi. "Il Commissario Redigolo sta predisponendo un provvedimento in linea con quanto richiesto dal Governo nazionale, con l'obiettivo di stabilizzare i lavoratori precari che abbiano i requisiti di legge - ha esordito Venturoni - ma naturalmente occorrera' anche trovare, con i direttori generali delle Asl, dei percorsi legittimi per evitare che perdano il lavoro quelle persone non in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa nazionale per la stabilizzazione del rappprto di lavoro. Capisco che ogni lavoratore che vede a rischio il posto di lavoro viva questa situazione in maniera drammatica - ha aggiunto l'assessore - e questo e' piu' che giustificato. Tuttavia, e' bene non alimentare pericolose illusioni. La strada di una legge regionale ad hoc o di un provvedimento omnibus non verrebbe mai accettata mai dal Governo come, del resto, non l'ha accettata in passato. Per cui, prima stabilizziamo chi ha i requisiti - ha dichiarato Venturoni - e poi via via definiremo una strada per fare in modo che queste persone che lavorano all'interno delle Asl possano continuare a lavorare, ma sempre compatibilmente con quelle che sono le risorse a disposizione ma soprattutto con le necessita' reali delle Asl". Al momento non e' ipotizzabile il numero dei lavoratori precari che potranno beneficiare della stabilizzazione sui 1000 che aspirano ad un contratto a tempo indeterminato. Il Segretario generale Mazzarelli, inoltre, ha aggiunto che "qualora emergesse che i lavoratori della sanita' di altre Regioni abbiano avuto qualche beneficio in piu', la Regione Abruzzo chiedera' un adeguamento in modo tale da estendere i confini del provvedimento. Dopodiche', insieme ai manager delle Asl - ha assicurato Mazzarelli - si andra' ad individuare una formula che, rispetto alla porzione residua di lavoratori precari, consenta agli stessi di proseguire, comunque, il rapporto di lavoro, sebbene ancora non a tempo indeterminato".

 


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