I retroscena della rivolta del Web contro la regione Abruzzo, le richieste dell'ANSA e le "scuse"

I copia/incolla e le vere notizie

11 Giugno 2011   11:08  

Quando la regione Abruzzo con l'allora Governatore Ottaviano Del Turco acconsentì alla partecipazione anche delle testate giornalistiche con distribuzione sul web al bando per la concessione di UNA password per l'accesso alle agenzie regionali ANSA, AGI, etc. vi fu subito un senso si accoglimento nell' Olimpo dell'informazione, finalmente un ente autorevole riconosceva la valenza di quel tipo di informazione, vi partecipammo in tanti e tutti ricevettero il servizio, mai interrotto fino ad oggi.

Nel tempo le testate si sono moltiplicate e "merito" del sisma sopratutto nel capoluogo rappresentano un variegato e pluralista mezzo d'informazione che va a sopperire al monopolio una sola TV e della "dipartita" di alcuni autorevoli giornali.

Oggi la regione vuol cancellare tutto questo? Si e no.

Si perchè si vuol regredire nel relegare nuovamente i siti web ad una sorta di radio libere anni '70, ma al contrario essendo testate giornalistiche devono sottostare alle stesse regole della deontologia professionale di altri media.

No perchè chi ha sbagliato sono stati per primi i siti web e lo sappiamo bene.

(In realtà anche le radio, le TV e i giornali spesso leggono e copia/incollano i pezzi ANSA/AGI, ma quelli non "danno fastidio" perchè non "in tempo reale").

Ma facciamo un passo indietro al contratto firmato con la regione Abruzzo per avere la chiave d'accesso.

Nello stesso c'è scritto a chiare lettere che le agenzie non possono in nessun caso essere copia/incollate e che non possono essere inserite nella loro totalità, ma neanche in gran numero.

Questo è stato sottoscritto da tutti, ma nessuno lo rispetta perchè?

Per due motivazioni la prima non molto valida perchè grazie al copia/incolla si fa meno fatica e servono meno risorse per creare una "testata giornalistica", che in gergo internet verrebbe da chiamare "aggregatore" cioè mero contenitore di notizie di altri.

La seconda, invece, è radicata direttamente all'interno del modo in cui internet viene gestita dal suo grande monopolista Google.

Vi spiego, inserire una news in tempo reale e in chiaro è fondamentale perchè si viene indicizzati prima su Google e grazie a questo si viene ritenuti dal motore di ricerca più autorevoli anche se in realtà quella notizia non è "farina del proprio sacco" e si viene comunque premiati dal motore uscendo fra i primi tra i risultati. Contando che l'80% delle visite di un sito web di informazione proviene da una ricerca su Google capiamo bene l'importanza di essere primi, anche se con notizie non complete o addirittura non verificate.

In questo semplice passaggio il nodo della questione, una sorta di gara di velocità nel copia/incolla che a volte premia l'uno a volte l'altro.

Noi per primi facciamo "mea culpa" l'abbiamo fatto e lo facciamo per avere visibilità e per rendere appetibili le nostre "produzioni".

Perchè un distinguo va fatto, un conto è pubblicare solo ANSA/AGI e i comunicati stampa che ci arrivano via mail e lì si è "aggregatore", un conto è utilizzare tutto questo come volano per una nutrita produzione di approfondimenti propri e fornire un servizio il più possibile completo nel limite delle proprie risorse finaziarie di organi di informazione completamente gratuiti e che non ricevono nessun tipo di finanziamento o agevolazione fiscale.

Veniamo quindi ai veri finanziamenti pubblici.

I giornali quotidiani e periodici percepiscono un cospicuo finanziamento pubblico in base alle copie STAMPATE (non vendute badate bene) ecco perchè ne troviamo "a panino" compri uno e te ne ritrovi 3/4, ecco perchè ne troviamo a pacchi nelle stazioni o in aereoporto oppure al circolo.

Ben poche sono le copie vedute veramente al prezzo di copertina, molte di più quelle quasi regalate per far numero e raggiungere il minimo di Legge per aver accesso ai fondi pubblici.

Poi ci sono le televisioni che dopo aver visto il passaggio al digitale terrestre hanno visto anche pubblicato un bel bando che gli assegna 2 milioni di euro da dividersi per la conversione dei propri ponti al digitale.

Ricordiamo che la concessione delle radiofrequenze alle emittenti col passaggio al digitale ha moltiplicato i canali in possesso delle TV, se prima su una frequenza "entrava" un canale ora ne entrano 8 e 6 rimangono di proprietà dell'emittente mentre 2 se li riserva lo stato.

Quindi alle emittenti TV sono stati "regalati" altri 5 canali che possono rivendere, affittare o riempire con contenuti e pubblicità a pagamento come meglio credono, i decoder per vedere la TV digitale hanno ricevuto gli incentivi statali e oggi non si possono più vendere TV sprovviste di decoder digitale, in ultimo hanno ricevuto gli incentivi per gestire il passaggio dei ponti radio.

Il nostro legislatore continua a finanziare solo alcuni "organi d'informazione".

Appare evidente come l'industria della carta stampata e quella radio/televisiva parta già molto avvantaggiata su quella online.

Fin qui tutto bene, ma non andiamo oltre.

Esatto non andiamo oltre e facciamo una proposta concreta, quest'anno ed i prossimi la regione Abruzzo non acquisti nessuna chiave per noi  per le TV e per i suoi uffici (dove sono distribuite in quantità solo per il gusto di dire ce l'ho anch'io e non per una reale esigenza) e utilizzi questi pochi fondi per dare un sostegno reale all'editoria online più meritevole.

Come trovare chi merita? I lettori e le visite sono il sistema migliore.

Un sito visitato è un sito autorevole perchè migliaia di abruzzesi vedrebbero un sito se non fossero convinti di trovare quello che cercano? Esistono metodi infallibili per sapere esattamente le visite di ogni sito (Google Analitycs) usiamoli per stilare una classifica.

Oppure creiamo un bando che preveda la presentazione di progetti editoriali.

Questo è ragionale nel libero mercato, i meritevoli vengono aiutati, per gli altri spiacenti ma cambino mestiere, non è detto che tutti si possa fare i giornalisti.

Un'ultima nota per l'Odg Abruzzo e per i colleghi che propongono uno sciopero.

Fa bene l'Odg per bocca del suo Presidente Pallotta a rivendicare l'eguaglianza tra mezzi di informazione, ma sbaglia clamorosamente a continuare ad ignorare la trave che gli si pone davanti è bene che inizi il tempo delle scelte coraggiose, quelle impopolari ma che tutelino, però, chi questo mestiere lo fa con passione e coraggio ogni giorno.

Ai colleghi direttori di altre testate posso solo rincrescermi nel non voler seguire la loro protesta, noi siamo informazione e la facciamo al meglio dando voce a tutti, anche a quelli che non ci tutelano.

Questo è il compito del giornalista, quando c'è la notizia va scritta anche se chi ne è protagonista è un personaggio che non piace. Lasciando personalismi e ripicche ad una sfera personale e privata.

Una nota a margine sulla comunicazione odierna del Presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi che ha dichiarato di voler trovare una soluzione al problema consultando anche CORECOM e Odg, ben venga la consultazione, ma questa poteva esser fatta prima di firmare la Legge e non, come al solito, postumae di "riparazione" oppure dobbiamo credere che veramente non sia stato informato dell'atto del suo ufficio? La cosa, capisce bene, sarebbe ancora e di molto più grave dell'atto in se.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore