I vigili del fuoco chiedono pari dignità tra i corpi di Polizia

A L'Aquila la voce degli''angeli''del terremoto

25 Giugno 2009   16:35  

Noi Vigili del fuoco del CONAPO siamo a L’ Aquila non per speculare su morte e distruzione, ma per far notare a tutti gli Italiani, che il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco è presente sulla calamità dell’Aquila come sempre è stato presente in tutte le altre calamità e come tutti i giorni è presente in tutta Italia, al pari degli altri corpi di POLIZIA inseriti nell’articolo 16 legge 121/81. Scegliamo L’Aquila per meglio spiegare ai cittadini che i Vigili del Fuoco sono uguali alle Forze di Polizia quando sono in servizio, ma come tali non sono trattati dalla politica poiché ingiustamente percepiscono circa 300 euro in meno al mese di retribuzione. Subiscono gravi penalizzazioni anche su altri istituti lavorativi quali il trattamento pensionistico ed il diritto ad una giusta carriera. Siamo in piazza per questo ma chiariamo che la manifestazione non ha alcun colore politico e non sarà strumentale a qualsivoglia ideologia, i Vigili del Fuoco non hanno appartenenza politica, sono dalla parte di chi ha bisogno del loro aiuto, sono dalla parte di chi è con i Vigili del Fuoco, noi Vigili del Fuoco siamo a tutela della destra e della sinistra, siamo pronti a difendere con la vita il nostro Presidente della Repubblica, il nostro Presidente del Consiglio, CHIUNQUE ESSO SIA, come allo stesso modo difendiamo i cittadini ! Siamo qui oggi a L’Aquila, con i cittadini che hanno potuto constatare con i loro occhi l’abbandono e la trascuratezza messa in atto da tutti i governi ed istituzioni nei confronti del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco negli anni. Anche il Signore ha combattuto e combatte le ingiustizie e le disparità! La polemica quindi non parte da ora, ha inizio il 1° aprile 1981, quando la politica ed i sindacati politicizzati hanno ben pensato di non equiparare i Vigili del Fuoco agli altri Corpi di Polizia, evidentemente per farvi entrare i tentacoli della politica per snaturare i compiti di protezione civile. Di questo Governo non possiamo che apprezzare la scelta immediata di convogliare a L’ Aquila il giusto numero di Vigili del Fuoco permanenti, i quali, in 4 giorni, scavando con il cuore e con le mani hanno restituito ai familiari i corpi di circa trecento persone per la giusta sepoltura, e reso tutti i feriti alle cure ospedaliere. Di contro però non apprezziamo che i Vigili del Fuoco continuano ad essere umiliati dal punto di vista lavorativo senza ricevere la giusta equiparazione retributiva, normativa e previdenziale rispetto alle altre Forze di Polizia, ovvero i Vigili del Fuoco continuano ad essere mortificati perché non ricompresi nel Comparto Sicurezza (art. 16 Legge 121/81) e per un sistema di carriere ingiusto e penalizzante.

Termino ringraziando tutti Voi Eccellentissimi Signori che leggete queste umili righe, scaturite dal cuore. Vi chiedo di valutare attentamente le nostre mire ed aiutarci, ricordando però che la manifestazione, sarà svolta in silenzio nel rispetto dei deceduti per il terremoto, e che tutti coloro che dovessero unirsi a noi dovranno tenere comportamenti rispettosi del lutto, senza disturbi alla popolazione, schiamazzi e/o intralci al soccorso, altrimenti saremo noi stessi ad intervenire e consegnare le persone ai colleghi della Polizia. Siamo Angeli del Soccorso ma siamo anche difensori dello Stato. Il nastrino nero al braccio in segno di lutto, sarà portato in tutta Italia dai vigili del fuoco durante il servizio, non solo in ricordo di tutti i morti del terremoto, ma anche di tutti i morti sul lavoro, per i quali chiediamo si possa maggiormente prevenire mediante il potenziamento dei servizi di controllo nel luoghi di lavoro da parte dei Vigili del Fuoco, anche questi in linea con l’inserimento del Corpo Nazionale nella legge 121/81. Il nastrino simboleggia anche la protesta per lo stipendio da fame che abbiamo, per la sanatoria delle carriere, per la carenza di personale e mezzi, in sintesi qualcuno con queste condizioni precarie ci vuol far morire ? O vuol far morire di fame le nostre famiglie ?

Il Segretario Generale CONAPO C.S.E. Antonio BRIZZI

 


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