IMPRESE BALNEARI: CARTELLE PAGAMENTO PER PMI FINO A 130 MLN

07 Gennaio 2008   11:15  
Entra nel vivo la mobilitazione straordinaria delle imprese balneari di Abruzzo, Marche e Molise contro la "batosta retroattiva che, denuncia Fiba-Confesercenti, rischia di mettere fuori gioco decine di piccole e medie imprese". Agli imprenditori del settore balneare infatti viene richiesto ora di pagare un canone con gli aumenti Istat a partire - con valore retroattivo - dal 1994. Alle imprese titolari delle cosiddette pertinenze viene inoltre chiesto di pagare un canone calcolato non più sul valore tabellare ma su quello commerciale, con aumenti che vanno dall´ 800 al 1000 per cento rispetto a quanto pagato l´anno precedente, mettendo fuori mercato in questo modo centinaia di imprese. "Oltre al danno, tuttavia, anche la beffa, sostiene l´associazione: capita infatti che ad imprese operanti sullo stesso litorale siano riservati trattamenti diversi. Ogni impresa rischia dunque di trovarsi costretta a versare da un minimo di 25 mila euro fino a somme di 120-130 mila euro, a seconda dell´estensione e della tipologia della concessione. Un salasso che metterebbe in crisi l´intero settore e contro il quale Fiba-Confesercenti, la più rappresentativa organizzazione di categoria, ha attivato una mobilitazione straordinaria in tutto il medio Adriatico, dove sono diffuse le piccole e medie imprese. La mobilitazione, partita dall´Abruzzo, ha coinvolto anche Marche e Molise. Il 18 gennaio alle ore 10, al Sea Lion Hotel di Montesilvano, gli imprenditori delle tre regioni si ritroveranno per una grande manifestazione promossa dalla Fiba-Confesercenti alla presenza di parlamentari, amministratori regionali e locali, sindaci, per chiedere di non uccidere il tessuto produttivo che ha costruito il turismo costiero di Abruzzo, Marche e Molise. (AGI)

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