"Dichiaro la mia soddisfazione in ordine al pronunciamento del gup di Sulmona relativamente all'inchiesta sull'Abruzzo Sky World Cup che mi vede coinvolto. Infatti è stato deliberato il non luogo a procedere nei miei confronti 'per non aver commesso il fatto' per l'ipotesi di concussione. Il Giudice ha verificato che non potessero sussistere neanche sospetti in ordine all'ipotesi di una promessa di dazione di denaro". E' quanto afferma in una nota Massimo Desiati, ex assessore regionale, tra le dieci persone rinviate a giudizio ieri nell'ambio di uno dei filoni delle inchieste sugli appalti a Roccaraso.
"Il giudizio per l'altra ipotesi di reato, quella di concorso in corruzione - prosegue Desiati - si trova oggi in una fase del tutto preliminare e finalmente, nel giugno prossimo, potrà partire (dopo 6 anni di indagini) il processo. Nella fattispecie affermo di aver fatto soltanto il mio dovere nel porre in essere tutte attività lecite, compiute per il buon fine di un progetto (l'Abruzzo Sky World Cup) di enorme portata promozionale per la regione e per il suo territorio. Sono sottoposto a giudizio per aver compiuto il mio dovere, fino in fondo e con solerzia Giudico incredibili - rileva Desiati - le mie vicissitudini ed è per questo che, oltre ad essere tranquillissimo perchè comprovatamente onesto, stigmatizzo i tempi biblici della vicenda giudiziaria la cui conclusione, sono convinto, mi vedrà assolto con formula piena. Naturalmente - conclide l'ex assessore della Giunta di Giovanni Pace - attendo con ansia i passaggi processuali e nessuna altra interpretazione del pronunciamento del gup di Sulmona può scalfire la mia onorabilità personale e politica".
(AGI)