Idee per un brunch gustoso

L’origine del brunch è diversa da quella che siamo abituati a immaginare. Questa colazione rinforzata, che fonde due pasti in uno, breakfast e lunch, nasce in Inghilterra nel XIX Secolo, quando l’aristocrazia amava riunirsi dopo le battute di caccia e consumare un pasto insieme.

L’idea è sempre quella del buffet informale, apparecchiato con le pietanze più disparate, che spaziano dal salato al dolce.

Quello che invece conosciamo noi oggi e ci divertiamo a organizzare di tanto in tanto, deriva dalla tradizione americana degli anni Trenta.

Il brunch è un modo informale e sfizioso per trascorrere tempo con amici, parenti o anche colleghi, assaporando manicaretti, in piedi, mentre si scambiano chiacchiere e battute.

Sempre più italiani si divertono a organizzare brunch, anche se resta saldamente ferma la tradizione del pranzo domenicale. Certo, nulla osta che le due usanze possano mescolarsi e dar vita a una vera esperienza fusion fatta di socialità e buoni piatti.

I piatti da brunch

Se si desidera organizzarne uno a casa propria, prima di ogni altra cosa, bisogna sapere cosa mettere a tavola.

Si può rimanere fedeli alla tradizione americana, dedicandosi alla preparazione di ricette statunitensi, ma si può anche personalizzarle con qualche contaminazione nostrana.

Perché, ad esempio, non presentare i pancake conditi con crema di nocciole o sostituire il bacon con la pancetta o, ancora, servire un profumatissimo plumcake al limone.

Certo non bisogna dimenticare neanche le preparazioni più salutari, come una bella insalata, o sfiziose, come paninetti, creme di formaggio aromatizzate, torte salate e focacce.

D’altra parte, ciò che conta è stare insieme ed evocare simboli e tradizioni di una cultura, attraverso i piatti presentati.

Cosa non deve mancare in un brunch che si rispetti

Va precisato innanzitutto che il brunch copre un orario abbastanza ampio che va dalle 11 alle 15. Viene, di solito, organizzato di domenica perché risponde meglio alle esigenze del giorno festivo, quello in cui ci si sveglia più tardi e si fa colazione quasi a ora di pranzo.

Bisogna, ancora, tenere presente che si tratta di un momento informale. Niente vestiti da sera, dunque, ma jeans e camicia sono perfetti per l’occasione.

Prevede, come abbiamo visto, una grande varietà e quantità di portate, che spaziano dal dolce al salato, e si possono servire seduti a tavola o in piedi, in modalità self-service. Molto dipende dalle dimensioni della casa e della tavola.

Per quanto riguarda gli utensili da utilizzare, a meno che non si voglia sfoggiare il servizio del corredo, meglio optare per soluzioni usa e getta, ma sostenibili. Al bando quindi la plastica e spazio al riciclato e biodegradabile.

Nel preparare i piatti per il brunch non bisogna, infine, trascurare chi ha esigenze alimentari speciali e rischia di rimanere a digiuno, se non si prevedono alternative specifiche. Meglio informare e informarsi prima, per evitare spiacevoli sorprese.

Ultima chicca, per gli amanti del riciclo, non bisogna dimenticare di riutilizzare gli avanzi, in un’ottica zero sprechi. Ad esempio, si può preparare una torta leggera con gli avanzi della frutta, congelare i prodotti da forno impiegati e remixare le insalate per mangiarle, magari, anche il giorno dopo.