Il 50% dei Giovani a Rischio per la Dipendenza dai Social: Colpa dei Messaggi Tossici
I social network, luoghi di connessione e interazione, rappresentano anche un potenziale pericolo per la salute mentale dei giovani. Ogni giorno, i ragazzi si confrontano con messaggi tossici che promuovono modelli di bellezza irrealistici, minando l'autostima e il benessere mentale e fisico. Una recente ricerca condotta dal dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio e dal centro nazionale per le dipendenze e il doping dell'Istituto Superiore di Sanità ha rivelato che il 2,5% dei giovani mostra segni di dipendenza dai social media, con un'alta probabilità di sviluppare ansia sociale, che può diventare un fattore di rischio per la bassa autostima, la depressione o l'aggravamento dei disturbi alimentari come l'anoressia. Si stima che la salute mentale di uno su due giovani sia a rischio a causa di questa dipendenza.
Secondo la ricerca, la maggior parte dei giovani tra i 10 e i 17 anni è stata esposta a consigli di bellezza tossici: il 50% ha visto contenuti che promuovono la perdita di peso, mentre il 60% ha visualizzato immagini di corpi perfetti e irrealistici. Questo ha portato Dove, Cittadinanzattiva e Social Warning a lanciare la campagna di sensibilizzazione "Il costo della bellezza". La campagna è accompagnata da una petizione che chiede l'inclusione di un percorso educativo sull'uso consapevole dei social media nei programmi scolastici delle scuole primarie e secondarie.
La dottoressa Teresa Grimaldi Capitello, Psicoterapeuta dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, sottolinea l'importanza della percezione del corpo durante l'adolescenza, quando il corpo è percepito come oggetto di sguardi degli altri ma anche di sé stessi. Questa consapevolezza inizia dal corpo e influisce sull'autovalutazione e la percezione di sé.
Ugo De Giovanni, General Manager Personal Care Unilever Italia, avverte che i messaggi tossici possono portare a gravi disturbi psico-fisici tra i giovani e sottolinea l'importanza di promuovere l'educazione e la sensibilizzazione.
La madrina della campagna, Aurora Ramazzotti, condivide la sua esperienza personale e afferma che è fondamentale affrontare i modelli di bellezza e i messaggi sbagliati presenti sui social media. Chi ha una visibilità sui social ha anche la responsabilità di tracciare una nuova strada.
