Francesco Menna denuncia un drastico abbassamento delle risorse per la manutenzione stradale, con gravi rischi per la sicurezza delle aree interne e le economie locali.
Tagli devastanti per le Province italiane: Menna avverte sul rischio sicurezza
Il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, esprime forte preoccupazione per la drastica riduzione delle risorse destinate alla manutenzione delle strade provinciali. Il governo Meloni, con la legge di bilancio 2025-2027, ha previsto un taglio di ben 300 milioni di euro, destinando solo 20 milioni di euro nel 2025, 15 milioni nel 2026 e 275 milioni nel 2029 per gli interventi sulle infrastrutture stradali. Questo drastico ridimensionamento avrà un impatto devastante sulle condizioni della rete stradale, con ripercussioni gravissime sulla sicurezza di cittadini e imprese, in particolare nelle aree interne.
La situazione è critica: le Province, già in difficoltà per la scarsa disponibilità di fondi, si troveranno ad affrontare enormi difficoltà nel garantire strade sicure e in buono stato. L’infrastruttura viaria è fondamentale per la mobilità, per il sostegno economico delle aree rurali e per la tenuta sociale dei territori. Menna ha dichiarato che questa scelta non solo è inaccettabile, ma mette a rischio la vita quotidiana dei cittadini e la prosperità delle comunità locali, che dipendono dalla funzionalità delle strade provinciali.
Secondo Menna, il Governo continua a ignorare il ruolo centrale delle amministrazioni provinciali nella gestione delle infrastrutture stradali, dimostrando una preoccupante disattenzione verso le necessità delle comunità locali. Le sue parole sono dure: «Chiediamo un ripensamento immediato di questa decisione, perché senza risorse adeguate, sarà impossibile garantire la sicurezza stradale e la qualità della vita nelle aree più vulnerabili».
Per Menna, non si tratta solo di una questione di manutenzione, ma di un attacco diretto alla coesione sociale ed economica di intere regioni. Il presidente ha confermato che lavorerà al fianco di ANCI e UPI per fare pressione affinché il governo riveda le proprie scelte politiche e garantisca alle Province il diritto a infrastrutture sicure ed efficienti. Non permetterà che le necessità delle comunità locali siano sacrificate in nome di politiche miopi e dannose per il benessere collettivo.