Nove progetti ambiziosi, più di 100 milioni di euro di fondi pubblici, e ancora nessuna opera realizzata. Questo è il quadro disegnato dal "Libro Nero di Biondi", un dossier dettagliato e documentato pubblicato dal Partito Democratico dell'Aquila, che rivela una serie di opere pubbliche strategiche mai portate a compimento durante i sette anni di amministrazione guidata dal sindaco Biondi.
Presentando il dossier alla stampa, il segretario cittadino del PD Nello Avellani ha sottolineato il fallimento clamoroso dell'amministrazione Biondi nel realizzare opere fondamentali per la città. "Sette lunghi anni sono trascorsi e ancora le promesse sono rimaste lettera morta", ha dichiarato Avellani con tono indignato. "Le risorse sono state assegnate, i progetti elaborati con cura, ma le opere non sono mai state completate, lasciando un vuoto imbarazzante nel panorama urbano."
Tra le incompiute evidenziate nel dossier ci sono progetti di grande rilevanza per la città. Ad esempio, il Piano di recupero urbano di viale della Croce Rossa, finanziato con 10 milioni di euro dal CIPE nel lontano 2012, avrebbe dovuto trasformare l'area in un polo verde, con piste ciclabili, parcheggi interrati e spazi ricreativi. Tuttavia, a distanza di anni, il progetto è fermo e solo una frazione dei fondi stanziati è stata utilizzata.
Il dossier mette in luce anche casi in cui ingenti risorse sono state spese senza risultati concreti. Ad esempio, nel progetto di recupero urbano di Porta Barete/Santa Croce, finanziato con 7,5 milioni di euro, si è svolto un costoso concorso di progettazione che non ha portato a nessun risultato tangibile. Nel frattempo, il comune ha siglato accordi svantaggiosi con privati, disperdendo ulteriormente il patrimonio pubblico.
Il Partito Democratico ha sollevato il problema delle risorse pubbliche sprecate e delle opere fondamentali rimaste incompiute, chiedendo un'analisi seria e trasparente sull'utilizzo di queste risorse e sulle prospettive future per la città. Con il "Libro Nero di Biondi", il PD invita la cittadinanza a riflettere sull'operato dell'amministrazione e a chiedere conto delle promesse non mantenute, evidenziando il bisogno di un cambiamento radicale nella gestione delle risorse e dei progetti pubblici.
Ecco un elenco dei progetti menzionati nel "Libro Nero di Biondi":
Piano di Recupero Urbano di Viale della Croce Rossa: Finanziato con 10 milioni di euro dal CIPE nel 2012, prevedeva la trasformazione dell'area in un polo verde con piste ciclabili, parcheggi interrati e spazi ricreativi.
Programma di Recupero Urbano di Porta Barete/Santa Croce: Finanziato con 7,5 milioni di euro, il progetto prevedeva la riqualificazione di quest'area, ma è rimasto incompiuto nonostante l'organizzazione di un costoso concorso di progettazione.
Parco Urbano di Piazza d'Armi: Finanziato con 22 milioni di euro, avrebbe dovuto comprendere un auditorium, una libreria, una caffetteria, un'area giochi e una grande piazza, ma attualmente l'area verde è abbandonata e soffocata dalle erbacce.
Realizzazione della Sede Unica Comunale: Con 35 milioni di euro destinati, il progetto è rimasto bloccato, mentre il Comune continua a spendere 1 milione di euro all'anno per i fitti degli uffici dislocati in palazzi privati.
Parco della Luna nell'Area Ex Op di Collemaggio: Con 10 milioni di euro di fondi persi, il progetto è rimasto inattuato, così come la ristrutturazione e il recupero della ex conceria alla Rivera, destinata a arricchire il Parco delle Acque.
Riqualificazione di Porta Leoni: Finanziato con 48 milioni di euro, il progetto avrebbe dovuto realizzare un parcheggio multipiano e una piazza pubblica sulle mura, ma è rimasto incompiuto, lasciando solo un parcheggio a raso inadeguato.
Riqualificazione delle Mura Urbiche: Le risorse destinate a questo progetto sono rimaste inutilizzate, lasciando in abbandono e al buio il tratto già realizzato.
Ciclabile dell'Aterno: Finanziata con oltre 20 milioni di euro, avrebbe dovuto collegare l'Alta Valle dell'Aterno con la Valle Subequana fino a Molina Aterno, ma il progetto è fermo da anni.
Bando per la Riqualificazione delle Periferie: Nonostante l'assegnazione di oltre 46 milioni di euro, il programma è rimasto inattuato, non portando alcun beneficio alle aree interessate.