Il Mistero dell'Ultimo Gesto di Filippo Turetta: Preservare o Occultare il Cadavere di Giulia?

20 Novembre 2023   11:28  

Nell'inchiesta sulla morte di Giulia Cecchettin, un oscuro mistero circonda l'ultimo gesto di Filippo Turetta prima di abbandonare il corpo della giovane. Gli investigatori, basandosi sulle dichiarazioni del medico legale Antonello Cirnelli, sostengono che Giulia era già morta quando è stata nascosta nella scarpata della Val Caltea a Barcis, a centinaia di chilometri dal luogo dell'aggressione.

Le coltellate, profonde e violente, alla testa e al collo indicano una violenza estrema, rendendo improbabile che la ragazza fosse ancora viva molte ore dopo l'aggressione. Filippo Turetta ha convalidato l'arresto in Germania, portato davanti al giudice del tribunale locale di Halle. Nel frattempo, il disperato tentativo di difesa di Giulia è emerso durante l'esame del suo corpo, segnato da numerosi tagli su mani e braccia.

La procura di Venezia sarà incaricata di ricostruire la dinamica dell'omicidio e di condurre gli accertamenti necessari, considerando che il sequestro di persona e l'omicidio sono avvenuti nel territorio di competenza della procura lagunare.

Il tragitto seguito dalla Punto di Turetta durante quella fatale notte sembra poco lineare, con tappe che suggeriscono la ricerca di un luogo isolato per disfarsi del cadavere. Alle 3 di notte, l'auto transita per la stazione turistica del Piancavallo, imboccando la stradina della Val Caltea che conduce a Barcis. Il giovane percorre circa 4 chilometri in discesa, individua una piazzola di sosta e porta il corpo di Giulia a venti metri nel bosco.

Il momento cruciale si presenta quando Turetta copre il cadavere con grandi sacchi neri. Questo gesto suscita domande: voleva preservare i resti di Giulia o semplicemente occultare il corpo? La risposta a questo interrogativo potrebbe gettare nuova luce sulla vicenda e rafforzare il sospetto degli investigatori riguardo alla premeditazione.

La sera dell'aggressione, Filippo Turetta aveva portato con sé un coltello, una notevole somma di denaro che ha finanziato la sua fuga, e i sacchi neri. Elementi che sembrano estranei a una serata tranquilla e che alimentano il sospetto che dietro l'omicidio di Giulia Cecchettin ci fosse una tragica pianificazione. Un triste epilogo che ha posto fine ai sogni di Giulia e sconvolto la comunità.


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