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Il presidente Chiodi deve dimettersi da commissario alla ricostruzione. L'offensiva e la richiesta parte dai consiglieri regionali del Partito democratico, argomentate, carte alla mano, da presunte e gravissime omissioni della gestione del post-terremoto.
Primo punto: che fine hanno fatto, come sono stati spesi i 300milioni di euro per la realizzazione del progetto Case?. Nella cifra complessiva dichiarata per l'intervento di 1 miliardo e 50 milioni di euro circa questa cifra non è rendicontata. Il commissario, , incalzano i consiglieri Pd, dovrebbe immediatamente chiederne conto alla Protezione civile che ha gestito e realizzato l'intervento.
Un mistero poi gli 84 milioni girati dal commissario Chiodi al Provveditorato ai lavori pubblici, necessari per riparare le case popolari, oltre 1400 nel cratere sismico. I lavori sono fermi, come un po' tutta la ricostruzione pesante.
Infine la zona franca urbana, ovvero la richiesta all'Europa di agevolazioni fiscali e per la rinascita economica nell'area del cratere simico. La Commissione europea in una lettera del settembre 2011 scrive a chiare lettere: ''la documentazione ricevuta non fornisce elementi sufficienti per dimostrare la necessità, appropriatezza della misura proposta''. Evidentemente chi di dovere ha commesso gravi errori nell'istruire la pratica.
F.T.
montaggio Marialaura Carducci