Ci si mobilita, anche a L'Aquila, contro i provvedimenti del ministro Mariastella Gelmini, che con il decreto legge del primo settembre, sta riscuotendo polemiche da parte delle opposizioni.
Il Partito dei Comunisti Italiani ha organizzato, ieri pomeriggio, un incontro pubblico, cui hanno partecipato gli altri partiti della sinistra, i sindacalisti dell'FLC-CGIL ed i rappresentanti degli studenti.
Indice puntato contro i punti cruciali del provvedimento del Governo, primo fra tutti il reinserimento del maestro unico alle scuole elementari, che, accusa il PdCI, fa tornare la scuola quarant'anni indietro, compromettendo la qualità della formazione nella parte migliore della scuola italiana, nel momento storico, poi, in cui si tende a specializzarsi.
Fa poi discutere il taglio di 83mila insegnanti di scuola primaria, ricavati ovviamente dalle mancate assunzioni, la sospensione della SSIS, la scuola di specializzazione propedeutica all'insegnamento, il taglio di 9miliardi di euro e, complessivamente, l'aspetto economicista del provvedimento, che mira solo a ricavare profitti dalla scuola, senza per nulla incidere su programmi e didattica.
Interviste a David Roselli, segretario PdCI L'Aquila, ed a Giacomo Pio dell'Unione degli Studenti.
(MS)