Il Pdl verso il congresso, Giuliante detta l'agenda politica

13 Novembre 2010   14:52  

"Nelle prossime settimane il PDL abruzzese si accinge a svolgere il congresso regionale. Il ticket Piccone coordinatore - Di Stefano vice - coordinatore vicario, viaggia verso una sicura riconferma. Non emergono 'voglie alternative' sia per il lavoro svolto (sono stati centrati tutti gli obiettivi nelle diverse elezioni disputate) sia per il fatto che la forza dei numeri esclude 'tentazioni altre' ". Esordisce così Gianfranco Giuliante, capogruppo Pdl all'Emiciclo, in una lunga nota che riportiamo integralmente.

"Il rischio, se del caso - scrive Giuliante - non 'vincendo' in contraddittorio, potrebbe essere quello di un congresso 'estetico' per il quale il risultato scontato faccia da inibitore alla 'necessità' di ridiscutere l’agenda politica della nostra Regione. Discussione che deve riguardare sia la riorganizzazione del partito, sia le priorità dell’azione di governo della Regione Abruzzo. Omettiamo riflessioni sulla riorganizzazione del partito poiché la stessa sarà, ovviamente, oggetto di dibattito interno. Viceversa, per quel che concerne l’agenda, il congresso può e deve essere l’occasione per un’analisi di contesto e per il rilancio di temi di programmazione atti a 'farci riconoscere' da un elettorato che dal centrodestra si aspetta una 'coerente aggressività' verso tutto ciò che in passato abbiamo criticato e denunciato e la prospettazione di soluzioni alternative, che pure sono state oggetto di apprezzamento da parte di chi ci ha scelto per governare la Regione e, praticamente, da tutti gli enti locali.

Si affronti il problema ambiente-rifiuti e si rilanci l’ineludibile scelta di impianti 'tecnologicamente avanzati', senza rinunciare a far crescere la differenziata, ma rendendo complementari e simultanei i due percorsi di smaltimento.

Si definisca il problema del riordino della sanità con lucida freddezza, ma senza rinunciare alla concertazione possibile. Tagliamo tutti i 'lacci' che ci hanno legato (clientela, debiti, sovrapposizioni) ma facciamo salvi tutti quelli che ci sorreggono; ad esempio un livello dignitoso di diritto alla salute, alla quale non si può e non si deve rinunciare.

Riaffermiamo la volontà di lavorare su leggi quadro di riordino o alternative in settori strategici, quali:

  • Crisi occupazionale
  • Sistema alloggi (legge 96/96)
  • Sistema trasporti
  • Riforma dell’industria
  • Piano energetico
  • Nuova legge urbanistica.

Facciamolo avendo contezza che tutto ciò deve essere contestuale alla capacità di affrontare il dramma del 6 aprile. Senza retorica, ma anche con ferma determinazione, perché il destino di questa Regione è indissolubilmente legato ad un’ora, le 3 e 32, e alle macerie conseguenti.

Facciamo, insomma - conclude Giuliante - in modo che questo congresso oltre che a sancire una leadership, leghi la stessa ad un progetto che sia misura della capacità di incidenza di una classe dirigente che senza presunzione vuole essere alternativa ad un passato 'non eclatante' e prospettiva per il futuro, offrendo soluzioni credibili, risolutive e vincenti capaci di superare il momento drammatico che l’Abruzzo sta vivendo.


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