Il Pdl: via il listino per le regionali. E per il flop elettorale tutti restano al loro posto

Il dopo voto, Piccone: "No a vendette"

18 Giugno 2012   21:14  

Una riunione del coordinamento regionale del Pdl che il coordinatore Filippo Piccone definisce "estremamente proficua" quella che si è tenuta nel pomeriggio a Francavilla. Sul tavolo il voto delle amministrative, che ha fatto registrare al partito un ko in Abruzzo, e l'agenda politica della giunta regionale.

"Abbiamo messo in piedi una serie di ragionamenti" spiega Piccone, che ad Abruzzo24ore.tv indica le priorità individuate dal plenum: "accelerazione sulla legge elettorale con l'abolizione del listino, sulla legge sull'edilizia, e sulla riforma delle Ater".

Al coordinamento regionale c'è stato anche tempo e modo di analizzare i risultati elettorali, ma Piccone avverte: "No a vendette e capri espiatori".

"Bisogna prendere atto degli errori fatti per non ripeterli - aggiunge il senatore -. Non credo che il problema siano le vendette, piuttosto serve un'azione di mediazione e rinnovamento. Non mi iscrivo nè al partito dei tagliatori di teste nè a quello di chi vuole far finta di niente".

Non sembrano dunque essere all'ordine del giorno rimpasto di giunta e dimissioni dei coordinatori. "Ci dovremmo dimettere tutti - aggiunge - allora vuol dire che i nostri avversari hanno sempre vinto? La Pezzopane deve scomparire dalla Terra perchè ha perso alla Provincia? No, è un radicalismo che non ci appartiene".

Tutti restano al loro posto, insomma.

Sull'ipotesi di una fine anticipata della legislatura, in modo da accorpare le elezioni regionali con quelle politiche, Piccone risponde con sprezzo alla proposta del centrosinistra: "Propongo piuttosto di prorogare a primavera 2014. Se proprio le vogliamo allineare allora votiamo l'anno successivo". E aggiunge: "Abbiamo i numeri in Consiglio" per andare avanti. "La proposta dell'opposizione? I fatti non sono dalla loro".

Per Luca Ricciuti, che descrive in modo diverso la riunione del coordinamento, c'è la necessità di un totale rinnovamento, con il "cambiamento dei soggetti che sono stati causa del problema". Il problema, naturalmente, è la sconfitta elettorale.

"Dobbiamo ricostruire il partito all'Aquila per evitare la sconfitta alla Regione" aggiunge il consigliere regionale, per il quale la presa d'atto del risultato non può bastare: "Ci dovranno essere atti conseguenti" torna a dire.

Marco Signori


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