Il Pontefice a Coppito incontra le autorità

ultima tappa del Papa alla Guardia di Finanza

28 Aprile 2009   12:44  

Benedetto XVI e' arrivato a Coppito nella caserma della Guardia di Finanza dove e' ubicato il centro operativo della Protezione civile.

Giunto a Coppito Papa Ratzinger si e' recato nella sala stampa della Guardia di Finanza dove ha salutato diverse autorita' istituzionali - anche il comandante della scuola - e religiose. Uno dei primi a baciargli la mano e' stato padre Quirino Salomone, oggi rettore della basilica di San Bernardino, fino a non molto tempo fa rettore alla basilica di Collemaggio. Tra i due c'e' stato un veloce scambio di battute.

Tra i parroci incontrati alla caserma della guardia di finanza, Benedetto XVI ha stretto la mano e ha parlato per qualche istante con padre Quirino Salomone, rettore della basilica di San Bernardino. Padre Quirino Salomone si e' salvato dal crollo del convento attiguo alla basilica calandosi da una finestra con un filo elettrico appeso ad un termosifone. La basilica di San Bernardino ha subito gravi danni ed ha riportato il crollo del campanile.

"I gesti commoventi che ha compiuto nel corso di questa giornata, incontrando gli aquilani di Onna, uno dei centri piu' colpiti dal sisma, pregando davanti alla casa dove tanti giovani studenti hanno purtroppo perso la vita, donando il suo prezioso pallio al papa santo Celestino V, resteranno impressi per sempre negli occhi e nella memoria degli abitanti di capoluogo d'Abruzzo e di tutti gli abruzzesi". Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, incontrando Benedetto XVI in visita all'Aquila e nella zona terremotata. "Ci sarebbe tanto piaciuto - ha aggiunto Cialente - accoglierla nelle celebrazioni del giubileo aquilano, il 28 agosto. Avremmo tanto desiderato farle trovare una citta' vestita a festa in quel giorno, in occasione dell'apertura della porta santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio. Sarebbe stato per noi un evento irripetibile, fonte di una gioia irrefrenabile, poterla abbracciare nei giorni piu' belli e dolci dell'anno all'Aquila. Era il sogno di tutti gli aquilani ed anche mio. Invece - ha detto ancora il sindaco dell'Aquila - l'accogliamo con quel poco che c'e' rimasto. Con le lacrime di chi ha perso i propri affetti. Con le macerie di una citta' e di un territorio che ha subito una profonda ferita, ma che non si e' spezzata e non si spezzera' mai. Ma la accogliamo anche con la nostra voglia di reagire. Con la nostra caparbieta' di abruzzesi. Con la nostra ferma intenzione di ricostruire la regina degli Appennini.

(AGI)


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