La possibilita' di richiedere il Tfr in busta paga, prevista dalla legge di stabilita' 2015, preoccupa le imprese, soprattutto quelle piu' grandi.
E' quanto emerge da un'indagine realizzata nei giorni scorsi dalla Cna, la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa, su 1630 imprese associate.
Per il 23,5% delle imprese intervistate l'erogazione anticipata del Tfr non avra' alcun impatto sugli equilibri finanziari aziendali.
Il restante 76,5% dei rispondenti ritiene, invece, che l'anticipo del TFR potrebbe originare problemi di liquidita' anche gravi.
Le maggiori perplessita' vengono espresse dalle imprese di dimensione maggiore, per le quali l'erogazione anticipata dei TFR, risulta piu' onerosa da sostenere.