Il Tar sospende la caccia ma Febbo precisa agli Animalisti

16 Ottobre 2009   21:12  

In Abruzzo non si caccia più. Almeno fino al nuovo calendario venatorio. Questo, in sintesi, il pronunciamento del Tar Abruzzo che ha accolto il ricorso presentanto dagli Animalisti Italiani. L'assessore regionale Febbo, invece, precisa che non sarà fermata "in toto" la stagione ma solo per alcune specie.

 

Gli Animalisti Italiani e la Lega per l’Abolizione della Caccia hanno adito il TAR Abruzzese contro la delibera di Giunta Regionale che ha approvato il Calendario Venatorio. Il ricorso ha avuto pieno accoglimento annullando la delibera della Giunta regionale, sospendendo l’efficacia del Calendario Venatorio 2009/2010 e "chiudendo la caccia in Abruzzo" ha tagliato corto il consigliere regionale dei Verdi ed esponente degli Animalisti Italiani, Walter Caporale. "Il giorno dopo l’Approvazione del vergognoso Calendario Venatorio 2009/2010, n.416 del 3/08/2009, ho subito denunciato l’illegittimità e l’illegalità. - ha detto Caporale - Un Calendario approvato a discrezione di poche persone al solo scopo di favorire il mondo venatorio, senza nessun rispetto delle leggi. Sono ormai consapevole del fatto che la Regione Abruzzo non ha alcuna attenzione alla Tutela e Conservazione dell’Ambiente e degli animali." Ora gli Animalisti Italiani chiedono le dimissione dell'assessore alla caccia, il commissariamento degli uffici interessati e il risarcimento, di chi ha sbagliato, della società. "Occorre recuperare i fondi destinati alla caccia per metterli al servizio della comunità e non al servizio di chi abrusa dell'ambiente e non rispetta le leggi" sostengono i rappresentanti dell'associazione e chiedono che da oggi l’Assessorato regionale alla caccia discuta tutte le questioni venatorie con ambientalisti, verdi ed esperti tecnico scientifici.

 

"Il Tar non ha assolutamente chiuso la caccia ma ha sospeso soltanto la caccia alla starna, mentre ha chiesto ulteriori motivazioni per quanto attiene il fagiano e la lepre". Questa la precisazione dell'assessore alla Caccia, Mauro Febbo, impegnato nel forum sull'alimentazione a Cernobbio, in replica alle dichiarazioni del consigliere regionale Walter Caporale sulla pronuncia del Tar Abruzzo, circa il calendario venatorio 2009-2010, depositata ieri. "Lasciando stare le futili esternazioni del consigliere regionale Caporale, dall'analisi del provvedimento adottato dai giudici del Tar si evince che non sono stati contestati neppure gli orari di caccia adottati dalla Regione che pure Caporale riteneva illegittimi - ha spiegato Febbo - ora con una prossima delibera della Giunta regionale si farà chiarezza ma intanto i cacciatori abruzzesi possono stare tranquilli perchè la stagione venatoria proseguirà regolarmente, salvo l'effettiva sospensione riguardante solo la specie starna, in attesa delle reintegrazioni delle popolazioni esistenti". Per l'assessore alla Caccia "purtroppo c'è chi si ostina, come il consigliere regionale Caporale, a cercare visibilità in ogni modo, pur di apparire sui giornali, anche mistificando la realtà dei fatti". Quindi Febbo ha concluso sottolineando che "Caporale e gli ambientalisti farebbero molto meglio ad occuparsi dei reali problemi degli abruzzesi, come al disastro finanziario lasciato dal governo Del Turco, della crisi economica internazionale ed occupazionale, dei problemi della sanità, delle problematiche conseguenti al terremoto, delle difficoltà del mondo agricolo e dei pescatori".

 

 

di Antonella Micolitti

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