Il bilancio sulla neve nel capoluogo adriatico

17 Febbraio 2012   18:55  

“Ben 420 tonnellate di sale sparso sulla città, per un costo di 90mila euro; una media di 30 mezzi in azione ogni giorno, con punte di 36 mezzi, tra cui 5 spargisale; 180 operatori del Centro Operativo Comunale in azione ogni giorno, oltre a 1.020 agenti della Polizia municipale e 300 volontari che hanno lavorato a rotazione per garantire massima assistenza a tutti i cittadini e la fruibilità della città. Sono questi alcuni dei numeri reali e documentati dell’emergenza neve a Pescara, con una stima della spesa sostenuta sino a oggi che si aggira intorno a 1milione 200 mila euro. Numeri che però ci hanno consentito di far funzionare il Piano Neve predisposto dall’amministrazione comunale di Pescara, al di là delle polemiche strumentali, ingenerose e discutibili di alcuni esponenti politici poco informati”. Lo ha detto l’assessore alla Protezione Civile Berardino Fiorilli nel corso della conferenza stampa odierna convocata per tracciare un bilancio dell’emergenza neve che ha colpito Pescara dallo scorso 2 febbraio e che oggi sembrerebbe in via di conclusione. Presenti gli assessori ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco, al Personale Marcello Antonelli e alle Finanze Eugenio Seccia, il Presidente della Commissione consiliare Protezione civile Armando Foschi, e tutto lo staff del Centro Operativo comunale, con il Dirigente Amedeo D’Aurelio, il funzionario Luciano Ciaccio, che si è occupato della zona nord e Colli Innamorati della città, il dottor Carmine Angelozzi, della Attiva, che si è invece occupato della zona sud e di San Silvestro, il comandante della Polizia municipale Carlo Maggitti e infine tutti i rappresentanti delle Associazioni di Protezione civile iscritte al Coc che per due settimane si sono alternate sul territorio, con il Coordinatore della Funzione 9 del Coc-Metodo Augustus Angelo Ferri, e le associazioni Volontari senza Frontiere, Insieme nel Blu, Associazione Nazionale Carabinieri, Modavi, Val Pescara, la Misericordia, la Croce Rossa e infine Luciano Fattori, dell’Associazione Asso, responsabile del Centro Operativo Sociale del Comune.

“I lavori di rimozione del ghiaccio e della neve sono ancora in corso e il Coc sarà aperto sino a domani – ha precisato l’assessore Fiorilli –, ma possiamo già dare i primi numeri di quella che è stata una vera ‘calamità’ naturale per la città, replicando anche ad alcune polemiche che hanno coperto ingenerosamente tutto il lavoro fatto da ogni singola persona, categoria o associazioni. Diciamo innanzitutto che da parte di molti è stato sbagliato il parametro di valutazione nell’affrontare l’emergenza: se il parametro era la mobilità, sicuramente abbiamo avuto delle sofferenze in alcune vie, ma il parametro della calamità vissuta, una nevicata più intensa e ingente rispetto a quella storica del ’56, non poteva essere la mobilità, il nostro obiettivo principale è stato piuttosto garantire l’incolumità pubblica e la sicurezza delle persone e in tal senso il nostro Piano Neve è stato un successo. In quindici giorni non c’è stato un mezzo di soccorso fermo, non una famiglia abbandonata. Per contro abbiamo avuto tante segnalazioni ‘false’, che approfondiremo con la magistratura, ossia persone che chiedevano con urgenza interventi per la presenza di cardiopatici, o fingendo malattie, e poi, una volta sul posto, ci rendevamo conto che non c’erano situazioni di reale emergenza, ma solo il desiderio di farsi pulire la propria strada per primi per uscire a fare la passeggiata sulla riviera. Precisiamo anche il capitolo del volontariato – ha detto l’assessore Fiorilli -: le squadre dei volontari che hanno operato con noi non sono un’appendice del Coc, ma rappresentano una delle nove funzioni del metodo Augustus del Coc, e quel volontariato ha funzionato proprio grazie al coordinamento del Coc che ha gestito anche forze di Polizia, i vigili urbani, i nostri stessi dipendenti che hanno lavorato ininterrottamente ventiquattro ore su ventiquattro, così come la Polizia municipale e la Attiva, nessuno si è risparmiato. Certamente abbiamo avuto qualche difficoltà: durante la nevicata del 10 febbraio si sono rotte, ad esempio, due pale con le lame che avrebbero dovuto pulire corso Vittorio Emanuele, ma può accadere se consideriamo che ogni giorno abbiamo avuto una media di 30 mezzi in azione su tutta la città che conta oltre 800 chilometri di strade, fronteggiando anche l’urbanizzazione scellerata della zona collinare, con traverse di via Di Sotto o via Tirino spesso impossibili da raggiungere, eppure lo abbiamo fatto portando a tutti generi alimentari, farmaci, anche acqua potabile quando è scoppiata l’emergenza nell’emergenza, ossia la rottura di una condotta che ha lasciato all’asciutto decine di famiglie dei colli. Far funzionare il Piano Neve non significa evitare che la neve cada a terra, ma significa avere gli strumenti per contenere e fronteggiare i disagi e la nostra città non si è mai fermata. Al Coc abbiamo invece ricevuto le richieste più assurde, come cittadini che chiedevano l’intervento della Protezione civile per farsi portare a casa le sigarette, o il necessario per il make up, il 50 per cento delle telefonate giunte sulle 4 linee aperte ha riguardato necessità sciocche”. Poi i numeri: “Dall’inizio dell’emergenza a oggi abbiamo sparso sulla città e distribuito anche alla popolazione ben 420 tonnellate di sale, per una spesa di 90mila euro, pensiamo che la Regione Abruzzo ci ha messo a disposizione appena 5 tonnellate di sale – ha elencato l’ingegner D’Aurelio -, una cifra che serve a darci l’idea dell’entità dell’approvvigionamento, delle quantità che abbiamo bloccato prima ancora che iniziasse a nevicare, e infatti la nostra città non è mai rimasta senza sale. Pensiamo che nella sola serata di ieri abbiamo sparso nella zona dei Colli ben 20 bancali di sale da 10 quintali l’uno. Cinque i mezzi spargisale utilizzati. La spesa sinora sostenuta per l’intera emergenza neve si aggira intorno a 1milione 200mila euro, senza dimenticare che Pescara ha vissuto due nevicate, la prima delle quali ha tranciato centinaia di rami di alberi, e sino a oggi abbiamo già rimosso 500 tonnellate di rami. Ben 180 gli operatori del Comune che hanno lavorato, garantendo innanzitutto la sicurezza delle strutture pubbliche, assicurando la loro accessibilità, ossia Caserme, sede della Questura, ospedali, penitenziario, e Tribunale. Abbiamo sempre garantito la percorribilità delle strade emergenziali per le autoambulanze e il trasporto pubblico, quindi la manutenzione del piazzale della stazione e la stessa sede della Gtm. Circa 100, complessivamente, i mezzi impiegati, tra mezzi comunali e quelli presi in affitto; 550 gli spalatori interinali impegnati e abbiamo soddisfatto ben 3mila richieste di intervento; inoltre sino a oggi abbiamo già rimosso ben 10mila metri cubi di ghiaccio. Oggi registriamo ancora qualche problema di viabilità in via Colli Innamorati e via Colle di Mezzo, ma nel frattempo abbiamo riaperto le scuole, gli impianti sportivi e riavviato i mercati rionali”. “Anche il personale della Polizia municipale non si è risparmiato – ha detto il comandante Carlo Maggitti -: per due settimane, sino a mezzanotte hanno operato 884 vigili, tra agenti e ufficiali, 186 unità dalla mezzanotte alle 6, per un totale di 1.020 agenti, di cui 176 hanno lavorato per 16 ore al giorno; 2.200 gli interventi che abbiamo smistato al Coc”. “Anche il volontariato era ovviamente stato allertato nelle riunioni avute nei giorni che hanno preceduto le due nevicate – ha detto Ferri -: eravamo pronti e sono stati 300 i volontari che a rotazione sono stati impegnati per 13 giorni arrivando anche nelle zone più impossibili della città e mettendo a disposizione ogni strumento”. “Anche nei giorni dell’emergenza – ha aggiunto l’assessore Del Trecco –, a differenza di altre città come Giulianova, abbiamo sempre garantito la raccolta dei rifiuti, spesso scontrandoci con l’inciviltà di chi, pur disponendo di cassonetti vuoti, lasciava il proprio pattume sui marciapiedi. Ora dovremo invece pensare ai danni post-nevicata, dunque alle strade dissestate effettuando in tempi rapidi un censimento per avere un’idea degli investimenti necessari”. “Abbiamo operato tutti all’unisono – ha proseguito l’assessore Fiorilli -, ma l’esperienza ci ha insegnato che dobbiamo lavorare meglio sulla popolazione per prepararla a tali eventi, evitando scene di panico e insegnando alla gente ad affrontare tali emergenze con alcuni comportamenti elementari, come evitare di lasciare l’auto sotto gli alberi in caso di nevicate o cercare di non usare la vettura. Intanto per coloro che hanno subito danni, ricordo di inoltrare le proprie istanze al Comune che girerà la richiesta alla propria assicurazione che poi valuterà ogni singolo caso”.

 


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