Il campus fantasma di Pizzoli due anni dopo

Campus universitario fantasma di Pizzoli. Fu realizzato all'indomani del sisma su iniziativa della famiglia di Giulia Carnevale studentessa di Sora morta durante il sisma del 6 aprile 2009. Avrebbe dovuto ospitare oltre 250 studenti, a prezzi calmierati, la metà di quelli di mercato, ed anche un poliambulatorio a beneficio dei cittadini delle tante frazioni a nord dell'Aquila.

Oggi ecco come il campus si mostra impietosamente alle telecamere: deserto, assediato dalle ortiche, consunto dalla ruggine, oggetto di ripetuti furti, l'ultima volta i ladri sono venuti con un camion e hanno portato via indisturbati frigoriferi, mobili e altre suppellettili, che erano stati comprati dalla Croce Rossa con i soldi delle donazioni.

All'origine dell'incredibile vicenda una denuncia di Italia Nostra, che ha portato all'avviso di garanzia per l'attuale sindaco di Pizzoli, per il responsabile dell'ufficio tecnico, per i proprietari dei terreni, per i titolari a ditta costruttrice, per il progettista e il direttore dei lavori.

I reati contestati dalla Procura dell'Aquila sono la violazione delle norme urbanistiche, la mancanza di un piano di lottizzazione, la difformità dell'intervento rispetto al Piano regolatore.

Al campus i sigilli sono stati posti nell'ottobre 2010 quando già ospitava decine di studenti stranieri, che increduli sono stati costretti a fare le valige e trovare un'altra sistemazione.

Per id più hanno avuto non pochi problemi per riavere indietro la caparra già versata. Il processo si celebrerà a fine febbraio.

Molti esponenti del comune di Pizzoli rivendicano la correttezza dell'operato, sottolineano che la struttura è stata decisa e realizzata in uno stato di emergenza, e non è vero che viola le norme paesaggistiche, ambientali ed urbanistiche.

In attesa di sviluppi, non resta che osservare con un pizzico di amarezza un bene pubblico inutilizzato, un'occasione persa in una città che non può certo permettersi di edificare scheletri e sprecare i non molti soldi che ha a disposizione.

Filippo Tronca