Il carcere di Sulmona con il doppio dei detenuti e pochi agenti, Uil: "E' emergenza"

16 Maggio 2012   12:52  

"La situazione presso la casa di reclusione di Sulmona giorno dopo giorno peggiora sempre di piu'". Lo sostiene il segretario provinciale e vice regionale Uil penitenziari Mauro Nardella.

All'organico di polizia penitenziaria, denuncia la Uil, si associa la congestione del numero dei detenuti: sono 450 le unita' recluse, ovverosia 200 in piu' rispetto alla capienza regolamentare, alcuni dei quali sono aggressivi e pericolosi. A tal proposito la Uil cita due casi di aggressione perpetrate ai danni di un sovrintendente e di un assistente di polizia penitenziaria da parte di due internati nella casa circondariale peligna che li ha visti costretti a ricorrere alle cure dei sanitari e a moltissimi giorni di assenza.

"L'esempio lampante - dice Nardella - e' quella verificatosi oggi. Un esercito di 30 poliziotti penitenziari, tra l'altro sottodimensionato in organico rispetto a quello previsto dal modello organizzativo, ha dovuto accompagnare 12 pericolosi detenuti presso il tribunale di sorveglianza e altri 5 presso ospedali vari. Per garantire cio' una ventina di poliziotti sono stati tolti dai vari uffici e servizi di stretta pertinenza carceraria con conseguente aggravio delle condizioni di ordine e sicurezza nei confronti di chi ha dovuto prestare la propria opera nei reparti detentivi. Inoltre, per garantire il livello minimo di sicurezza, diversi sono stati richiamati dalle ferie".

La Uil proprio nel denunciare una condizione sempre piu' esplosiva, al fine di evitare un tracollo della situazione, chiede un intervento agli organi competenti affinche' vengano ridotti i movimenti dei detenuti al di fuori del contesto carcerario.

"Chiederemo pertanto un incisivo intervento a chi di competenza per rendere operativo quando concordato in sede di approvazione del protocollo di intesa tra Asl e direzione del carcere", conclude Nardella.


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