''Il comico'' Berlusconi e i pensieri in libertà di Del Turco

Ultimi giorni di campagna. Tutti contro tutti

10 Dicembre 2008   10:00  

Ultimi giorni di campagna elettorale ed ultimi fuochi d'artificio, mentre continuano a susseguirsi esponenti politici di centro destra e centro sinistra molti dei quali, probabilmente, mai più si vedranno in Abruzzo.

Ieri in provincia di Chieti è stata la volta del segretario Pd Veltroni, oggi saranno in Abruzzo ben 5 ministri e un sottosegretario a sostegno del candidato del Pdl, Gianni Chiodi: Giulio Tremonti e Umberto Bossi all'Aquila, Renato Brunetta ad Avezzano, Andrea Ronchi a Cepagatti, Carlo Giovanardi ad Ortona, Lanciano e Silvi, Michela Vittoria Brambilla a Roseto degli Abruzzi. Poi c'e' un ministro del governo ombra del Pd, Mariapia Garavaglia a Pescara. Mentre Antonio Di Pietro, ormai in pianta stabile in Abruzzo, stasera partecipera' ad una manifestazione di giovani a Pescara, dopo aver girato sei-sette comuni. Anche Franco Marini, presidente emerito del Senato che, pero', e' abruzzese, sta battendo in lungo e largo la regione in appoggio al candidato del Pd-Idv, Carlo Costantini. Il ministro Ignazio La Russa domani sara' a Montesilvano. Stamattina a L'Aquila ci sarà Francesco Storace, accompaganto come sempre dal capolista e segretario regionale Luigi D'Eramo.

"L'ITALIA UN MUCCHIETTO DI CENERE"

"La destra, che pure investe le sue fortune elettorali sulla paura non dice piu' una parola sulla sicurezza". Lo ha sottolineato il segretario del Pd Walter Veltroni ieri sera a Vasto. "Cosi' come non parla piu' di sicurezza, tende a minimizzare sulla crisi economica, che per essa va nascosta". Per Veltroni, "l'Italia e' un Paese che ha bisogno che tutto cambi e il Pd e' nato per questo". Nel suo intervento, Veltroni ha ricordato il meritorio lavoro di Romano Prodi e del presidente Ciampi lamentando il silenzio del Pdl sul risanamento compiuto "quando hanno fatto in modo che il nostro Paese entrasse a pieno titolo nell'euro". "Ero allora vice presidente del Consiglio e lo ricordo bene: al momento dell'approvazione il Parlamento era mezzo vuoto. Fosse stato per la destra, oggi - ha concluso - l'Italia sarebbe stata un mucchietto di cenere".

C'È BISOGNO DI OTTIMISMO, GUARDATE OBAMA...

"Il Governo e' del tutto inadeguato ad affrontare questa crisi", ha detto ancora il segretario del Pd nella fase iniziale del suo intervento. "In questi momenti cosi' duri per le famiglie bisogna avere il coraggio - ha spiegato - di mettere in campo risorse vere a sostegno di salari, stipendi e pensioni. Quello di cui ha bisogno l'Italia e' un ottimismo razionale: guardate a cio' che ha fatto Obama in America, ha predisposto un gigantesco piano infrastrutturale per rifare ponti, strade e scuole. E noi? Siamo ancora agli annunci e alla Salerno - Reggio Calabria, manco fossimo ancora ai tempi di Garibaldi". "Il Governo - ha concluso - aveva fatto una previsione di crescita espansiva e tutte le iniziative intraprese non lasciavano prevedere cio' che poi e' accaduto: hanno messo gli incentivi per gli straordinari, hanno fatto la Robin Hood Tax, togliendo ai banchieri a ottobre cio' che poi hanno ridato loro con gli interessi".

...MA BERLUSCONI FA MALE AD ESSERE OTTIMISTA!

"Il Presidente del Consiglio fa finta che nulla stia accadendo, seminando ottimismo, dicendo che i problemi non ci sono, e' arrivato perfino a dire che la crisi spaventosa che tutto il mondo sta vivendo non avrebbe avuto effetto sull'economia reale: una previsione che lascia intendere bene quale misura di statista abbiamo di fronte". Lo ha affermato il leader del Pd Walter Veltroni, a Vasto, durante un comizio elettorale. "Ma si oscilla anche dall'altra parte - ha proseguito Veltroni - perche' un ministro del governo Berlusconi ha parlato di rischio di bancarotta ed ha evocato lo spettro dell'Argentina".

QUESTIONE MORALE EMERGENZA NAZIONALE

"Berlusconi, venuto qualche giorno fa in Abruzzo, non puo' usare certe espressioni contro il Pd: se c'e' uno che non puo' farlo e' proprio lui, e solo per il rispetto per la carica che riveste mi fermo qui". Veltroni ha proseguito affermando che "la questione morale e' un'emergenza nazionale" ed ha respinto "con forza ogni tipo di strumentalizzazione". "Non ci sto - ha spiegato - a fare di tutta l'erba un fascio".

"NON ABBIAMO BISOGNO DI UN PREMIER COMICO"

"Non abbiamo bisogno di un presidente che fa il comico, che usa espressioni colorite e cerca di nascondere la realta'". Il segretario del Pd in Abruzzo, non ha risparmiato stoccate al premier Silvio Berlusconi. "La situazione economica - ha detto Veltroni a Vasto - e' gravissima, la crisi che stiamo attraversando e' una delle piu' gravi che la nostra generazione abbia mai conosciuto, ma forse questo sfugge al premier: lui e' troppo ricco per capirla, la crisi".

"In tutta Italia e' arrivato per migliaia di famiglie il duro momento della cassa integrazione, la crisi comincia a far male agli strati piu' deboli della societa' italiana e i precari rischiano di perdere il loro posto di lavoro".  "Tutto questo - ha detto Veltroni - Berlusconi lo negava, dicendo in campagna elettorale che il precariato non era affatto un problema. Per me lo e'. E' la condizione umana piu' difficile. E chi andava addirittura dicendo che cambiare lavoro, anche a una certa eta', puo' essere stimolante, lo dica ora a chi, a 50 anni, si trova in questa condizione".

 

 

"Il PD HA APPALTATO LA PROPRIA IMMAGINE POLITICA A DI PIETRO"

In Abruzzo "Di Pietro comunque vada vince. Mentre Veltroni comunque vada perde". Lo afferma alla vigilia del voto l'ex presidente della regione, Ottaviano Del Turco. "Se dovesse vincere Costantini - osserva Del Turco - il candidato dell'Italia dei Valori, allora avra' vinto Di Pietro che diventera' l'arbitro della politica nazionale di centrosinistra. Ma se perde perdera' Veltroni anche perche' l'Idv comunque andra' avanti". Secondo l'ex governatore, le prossime elezioni mostreranno al Pd cosa vuol dire "appaltare la propria immagine politica a Di Pietro che peraltro la sa usare con molta intelligenza". Quanto alla sua vicenda giudiziaria Del Turco e' convinto che quando si scoprira' che "non c'entro nulla nel Pd mi 'riabiliteranno', visti i rituali stalinisti in auge in questo periodo, come quello che ha colpito Villari". L'espulsione dal partito del presidente della Commissione di Vigilanza Rai, per Del Turco e' stato "un errore" e la sua cancellazione da parte della commissione "etica" dall'elenco dei padri fondatori del Pd e' stato "un tocco grottesco".

 

 

CONTINUA IL BOTTA E RISPOSTA CHIODI-COSTANTINI...

"Il centrosinistra ha uno stile arrogante, cerca di colpire l'immagine della persona e di distruggerla dal punto di vista della reputazione. Noi invece ribadiamo il rispetto per gli avversari". Lo ha detto, a Pescara, il candidato alla presidenza della Regione per Il Pdl, Gianni Chiodi, in questi giorni attaccato da alcuni esponenti del centro sinistra per le consulenze alla Asl di Pescara. " Non imbratto i muri degli altri- ha sottolineato Chiodi- ma rendo il mio piu' bello". Per il candidato presidente si tratta "di strabismo peloso" nel senso che " si scandalizzano - ha detto- per le consulenze di un commercialista, ma non fanno lo stesso tipo di discorso per la nomina di Costantini all'Apt". Chiodi ha anche aggiunto che grazie alla sua consulenza, relativa al periodo 2003-2004, la Asl ha risparmiato " la spesa farmaceutica- ha detto- si e' ridotta". Per il candidato presidente ad attaccarlo sono persone che non hanno mai lavorato e "quindi non sanno di cosa ha bisogno veramente la societa' civile. Per noi - ha proseguito- c'e' bisogno di una rivoluzione meritocratica, ed e' necessaria anche in politica". Chiodi ironizzando ha aggiunto "per molti di loro dovremo pensare agli ammortizzatori sociali, perche' in futuro credo che non avranno piu' la possibilita' di essere a carico dei cittadini abruzzesi". Il candidato presidente ha detto che ora gira la voce su una sua cena a L'Aquila con Del Turco "sanno tutti- ha fatto notare- che Del Turco ha l'obbligo di dimora a Roma". Chiodi ha poi sottolineato che la campagna del Pdl "e' molto propositiva. Non solo abbiamo un programma elettorale ma abbiamo anche posto le condizioni per attuarlo. Abbiamo - ha proseguito- una visione di quello che deve essere lo sviluppo economico dell'Abruzzo e abbiamo cominciato a lavorarci. Abbiamo puntato molto sulla sussidarieta' orizzontale e abbiamo stretto un patto forte con il sindaco di Roma perche' la capitale rappresenta il 10% del mercato nazionale. Roma - ha spiegato-non ha piu' aree industriali quindi vede l'Abruzzo come una possibilita' importante per insediamenti industriali non tradizionali". Chiodi ha poi parlato di un "pseudo programma" di Costantini definendolo "un elenco di slogan". Il candidato del Pdl ha aggiunto che poi' c'e' anche il programma di Rifondazione comunista "che in questi giorni sta arrivando nelle case degli abruzzesi". A proposito del Centro Oli "siamo intervenuti - ha detto - in maniera decisiva bloccando una operazione che poteva non essere utile per l'Abruzzo. Il Centro Oli- ha aggiunto- non si fara' nell'interesse degli abruzzesi e non di coloro che pensavano di strumentalizzare una realizzazione che prima avevano voluto". Infine Chiodi ha annunciato il cronoprogramma del suo insediamento: la riforma del sistema sanitario entro quattro mesi; una task force per la semplificazione amministrativa e l'osservatorio per il credito entro due mesi; l'assemblea permanente dei sindaci entro sei mesi; la riforma dei Consorzi industriali, della Fira, dell'Apt e dell'Arssa entro tre mesi, la rimozione del vincolo del 40% per la raccolta differenziata per la realizzazione di impianti ad alta tecnologia entro cento giorni.

"Non sta a me giudicare per quale motivo il candidato del Pdl abbia preso soldi dalla Asl di Pescara e non so neanche per quale motivo il medesimo candidato abbia attaccato me per l'incarico ricoperto all'Aptr. L'unica analogia tra la mia situazione e la sua e' che l'importo che due enti pubblici avrebbero dovuto pagarci era sostanzialmente lo stesso: circa 60.000 euro". Lo afferma in una nota il candidato alla presidenza della Regione Abruzzo, Carlo Costantini (IdV-Pd). "Le analogie - prosegue Costantini - finiscono qui perche' nel mio caso li ho lasciati nelle casse dell'Aptr svolgendo l'incarico a titolo gratuito, mentre nel suo caso i soldi sono finiti nel suo contocorrente. I miei interlocutori restano comunque i cittadini e il loro futuro, e di questo parlero' nella conferenza stampa che ho indetto domani alle ore 10 presso la sede regionale dell'Italia dei Valori a Pescara, in corso Vittorio Emanuele 161".


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