Il commiato del Pontefice alla popolazione colpita

L'accoglienza dell'Aquila mi commuove

28 Aprile 2009   13:32  

 "Grazie per la vostra accoglienza, che mi commuove profondamente. Vi abbraccio tutti con affetto nel nome di Cristo, nostra salda Speranza". Con queste parole Benedetto XVI si e' rivolto alla piccola folla che gremiva il piazzale della Casrma della Guardia di Finanza di Coppito.

La Caserma di Coppito che ospitera' in luglio il G8, per Papa Ratzinger e' ormai un luogo simbolo del dolore ma anche della volonta' di risorgere, come ha riconosciuto egli stesso parlando nell'ampio piazzale, che lo scorso venerdi' santo, ha ricordato, "ha ospitato le salme delle tante vittime per la celebrazione delle esequie presiedute dal card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato". E che, ha aggiunto, "praticamente sin dal primo momento funziona come quartiere generale di tutta l'opera di soccorso". "Questo luogo, consacrato dalla preghiera e dal pianto per le vittime, costituisce - ha rilevato - il simbolo della vostra volonta' tenace di non cedere allo scoraggiamento".

 Nel piazzale della Caserma di Coppito, il Papa ha citato il motto del Corpo della Guardia di Finanza, “Nec recisa recedit”" che campeggia sulla facciata della struttura e, come ha osservato rispondendo al sindaco Massimo Cialente, "sembra bene esprimere la ferma intenzione di ricostruire la citta' con la costanza caratteristica di voi abruzzesi". "Questo luogo - ha aggiunto - raccoglie oggi le forze impegnate ad aiutare L'Aquila e l'Abruzzo a risorgere presto dalle macerie del terremoto: la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, le Squadre di Soccorso, e i tanti volontari di molte e diverse associazioni". "Nominarle tutte - ha detto - mi sarebbe difficile, ma a ciascuno vorrei far giungere una speciale parola di apprezzamento. Grazie di cio' che avete fatto e soprattutto dell'amore con cui l'avete fatto. Grazie dell'esempio che avete dato. Andate avanti - ha esortato Papa Rtazinger - uniti e ben coordinati, così che si possano attuare quanto prima soluzioni efficaci per chi oggi vive nelle tendopoli. Lo auguro di cuore, e prego per questo".

Nel piazzale della Caserma di Coppito, il Papa ha citato il motto del Corpo della Guardia di Finanza, “Nec recisa recedit”" che campeggia sulla facciata della struttura e, come ha osservato rispondendo al sindaco Massimo Cialente, "sembra bene esprimere la ferma intenzione di ricostruire la citta' con la costanza caratteristica di voi abruzzesi". "Questo luogo - ha aggiunto - raccoglie oggi le forze impegnate ad aiutare L'Aquila e l'Abruzzo a risorgere presto dalle macerie del terremoto: la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, le Squadre di Soccorso, e i tanti volontari di molte e diverse associazioni". "Nominarle tutte - ha detto - mi sarebbe difficile, ma a ciascuno vorrei far giungere una speciale parola di apprezzamento. Grazie di cio' che avete fatto e soprattutto dell'amore con cui l'avete fatto. Grazie dell'esempio che avete dato. Andate avanti - ha esortato Papa Rtazinger - uniti e ben coordinati, così che si possano attuare quanto prima soluzioni efficaci per chi oggi vive nelle tendopoli. Lo auguro di cuore, e prego per questo".

"La sosta nella Basilica di Collemaggio, per venerare le spoglie del santo Papa Celestino V, mi ha dato modo di toccare con mano il cuore ferito di questa citta'". Lo ha detto Benedetto XVI nel discroso alla popolazione dell'Aquila, pronunciato nel piazzale della Caserma di Coppito. "Il mio - ha spiegato - ha voluto essere un omaggio alla storia e alla fede della vostra terra, e a tutti voi, che vi identificate con questo Santo. Sulla sua urna ho lasciato quale segno della mia partecipazione spirituale il Pallio che mi e' stato imposto nel giorno dell'inizio del mio Pontificato".

"Assai toccante" e' stato per Benedetto XVI, come ha detto lui stesso nel discorso alla popolazione dell'Aquila pronunciato nel cortile della Caserma di Coppito, "pregare davanti alla Casa dello studente, dove non poche giovani vite sono state stroncate dalla violenza del sisma". "Attraversando la citta' - ha aggiunto - mi sono reso ancor più conto di quanto gravi siano state le conseguenze del terremoto".

"La mia visita in mezzo a voi, da me desiderata sin dal primo momento, vuole essere un segno della mia vicinanza a ciascuno di voi e della fraterna solidarieta' di tutta la Chiesa". Benedetto XVI ha voluto confidarlo alla popolazione dell'Aquila nel discorso pronunciato nella Caserma di Coppito. Erano presenti le autorita' civili, tutti i vescovi dell'Abruzzo e il clero dell'arcidiocesi. Il Pontefice tedesco ha voluto salutare autorita' e sacerdoti ad uno ad uno, iniziando con "il caro mons. Giuseppe Molinari, che come Pastore ha condiviso e sta condividendo con voi questa dura prova; a lui va il mio ringraziamento per le toccanti parole piene di fede e di fiducia evangelica con cui si e' fatto interprete dei vostri sentimenti. Saluto - ha aggiunto - il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che con grande impegno sta operando per la rinascita di questa citta'; come pure il presidente della Regione, Gianni Chiodi. Ringrazio entrambi per le loro cortesi parole. Saluto la Guardia di Finanza, che ci ospita in questo luogo. Saluto i parroci, gli altri sacerdoti e le religiose. Saluto i sindaci dei paesi colpiti da questa sciagura, e tutte le Autorita' civili e militari presenti".


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