Solidarietà al sindaco Cialente dal consglere di opposizione Robereto Tinari, della Dc per le autonomie:
'' Da più parti mi è stato rimproverato la difesa al Sindaco di L’Aquila dall’attacco del Consigliere Regionale nonché On.le Costantini.
Ebbene si ho difeso il Sindaco e lo rifarei altre 100 volte .
In questo momento storico la città dell’Aquila e soprattutto i cittadini Aquilani non possono non essere a difesa del Sindaco quando membri della sua stessa maggioranza assenti ingiustificati quando più ne avevamo bisogno lo criticano
Chi scrive non ha disdegnato attacchi anche feroci verso il Sindaco e verso esponenti della mia stessa parte politica. E lo rifarei altre volte se ciò lo riputassi giusto ed opportuno perché chi scrive da oltre 10 anni fa la politica per servire e non per servirsene.
Questi anni in politica mi sono serviti per comprendere che per la soluzione dei problemi soprattutto quelli politici ci si deve arrivare per tempo e non per contrarietà come è accaduto quando con pochissimi miei colleghi ho cercato di far passare il concetto di Aquilanità che con colpevole ritardo oggi tutti hanno capito e compreso. Case per tutti ma prima agli aquilani questo era ed è il messaggio.
La politica di questo consigliere comunale ormai da anni non è stata mai dettata da attendismo ma da serio e pacato intervento politico risolutore al solo ed esclusivo beneficio dell’Aquila e dei suoi cittadini .
Quello che però oggi occorre fare per la nostra Città è di far capire che c’è bisogno di gente capace e onesta e non di abili giocolieri della politica.
Per dire questo ci vuole una chiara rappresentazione della realtà una esatta percezione della politica e dei suoi schieramenti a qualsiasi livello e più di ogni altra cosa tanto tanto coraggio e soprattutto mani pulite.
Oggi avverto che da parte della maggioranza si privilegia la cultura dello scontro quando invece si deve privilegiare la cultura dell’incontro e del confronto e questo per il solo ed esclusivo interesse dei cittadini dell’Aquila e soprattutto degli Aquilani.
Si degli Aquilani .
Quando la mia ragione da sola non è bastata a far valere questo indispensabile concetto dell’ Aquilanità ho capito di che pasta era questa maggioranza che ora dopo aver distrutto l’immagine dell’Aquilanità a cui tutto deve sottendere, vuole distruggerne chissà quali altre e questo consigliere non glielo permetterà ora che i colpi di maggioranza non hanno più effetto
E’ per questo che bisogna necessariamente ricostruire la maggioranza intesa come patto tra gentiluomini dell’Aquila e non di altre località e dare per questo dei chiari segnali al Sindaco che pur avendo commesso degli imperdonabili Errori (dando troppo ascolto ai suoi abili consiglieri) bisogna riconoscergli ora quell’essere Aquilano che sicuramente saprà consigliargli la giusta soluzione, soprattutto ora che si è aperto un nuovo scenario politico.
Questa intensa esperienza mi è servita a capire che la ragione da sola non basta e spesso non è la sola ragione a dare risposta a tutto ma la cosa certa è che in questo momento storico L’Aquila e i suoi cittadini non hanno bisogno di un Commissario ma di gente onesta capace preparata - di gente Aquilana che ce n’è tanta , che vede la politica come un servizio e non giudica la politica per servirsene.
Per questo occorre una politica forte capace di assumersi le proprie responsabilità attraverso atteggiamenti chiari trasparenti comprensibili a tutti aprendosi al confronto senza temere le sirene di quella parte di politica che non capisce e mai capirà e senza temere il giudizio della gente che è quello che a me come a tutti gli Aquilani interessa.
Per questo prima di assistere al dramma del sicuro fallimento è bene che qualcuno dia quella spinta riformatrice adeguata che è oggi bloccata dalla forza dei numeri e non dalla ragione delle idee.
Sino ad oggi tanto è stato fatto ma vediamo tutti che non basta bisognava certamente fare di più ma non è mai troppo tardi e prima che lo sia Caro Sindaco datti da fare . di più e meglio - il possibile non basta e non lo dico per Te ma per i Cittadini Aquilani. "
