Il decalogo antisprechi del Presidente della Provincia di Chieti

Per tutte le sedi e le scuole

14 Gennaio 2010   13:22  

Lotta agli sprechi nell'amministrazione provinciale di Chieti. Il presidente Enrico Di Giuseppantonio riduce in bilancio le previsioni di uscita per le utenze e vara un rigoroso decalogo anti-sprechi per tutte le sedi provinciali e le scuole. Contemporaneamente, ha inviato una circolare ai dirigenti, al segretario generale ed agli assessori per fissare i criteri di spesa e precisare gli obiettivi della sua campagna anti-sprechi.

"E' giunto il momento - scrive il presidente Di Giuseppantonio - di attivare una politica di rigore finalizzata alla riduzione di sacche di spesa improduttiva, incontrollata ed ingiustificabile. Ritengo sia arrivato il momento di attuare una politica forgiata sul motto 'meno spesa inutile e improduttiva, piu' servizi alla cittadinanza amministrata'.

Dobbiamo debellare le situazioni di evidente trascuratezza nella gestione delle utenze, che sono emerse, nella misura piu' eclatante e clamorosa, con riferimento alla vecchia sede della Biblioteca Provinciale, e che hanno messo alla luce grandi e piccoli sprechi in svariate occasioni e circostanze.

Penso, ad esempio, a episodi come le luci accese anche di giorno, sia nei palazzi pubblici che per quanto riguarda la pubblica illuminazione stradale; oppure i termosifoni lasciati accesi negli edifici provinciali e nelle scuole anche nei giorni e negli orari notturni di chiusura degli stessi o, comunque, attivati con una programmazione oraria poco accorta.

Tutto cio' premesso, dispongo, con urgenza e con effetto immediato, che i dirigenti dei Settori verifichino la congruita' e la indispensabilita' delle utenze degli uffici e dei servizi a loro assegnati, per assicurare il contenimento della spesa globale. Una situazione da considerare, ad esempio, e' quella delle scuole: il numero di utenze di loro pertinenza e' eccessivo, e questo spesso porta ad una spesa troppo elevata, senza contare che ci sono stati casi di utenze aperte senza nessun atto amministrativo, rimaste cosi' senza controllo.

Tale numero va diminuito, facendolo rientrare entro parametri di stretta indispensabilita'. Sembrerebbe anche indispensabile attivare la voltura dei contratti di somministrazione relativi ai consumi di luce, acqua, gas e telefono, sia per responsabilizzarne della gestione i dirigenti scolastici, sia per evitare gli aggravi di spesa per interessi da ritardato pagamento causati dalle lungaggini burocratiche delle liquidazioni. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo ereditato e riconosciuto fuori bilancio debiti per utenze varie pari a 345 mila euro. Questo non puo' e non deve accadere piu'" (AGI)


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