Il dono di Capodanno: il 31 al San Salvatore 100 persone al lavoro per multi prelievi di organi

03 Gennaio 2014   12:29  

Cento operatori sanitari al lavoro in ospedale la notte di Capodanno, oltre dieci (tra servizi e reparti) impegnati in un lavoro serrato di perfetta sinergia, poi il prelievo di organi e tessuti, quindi la corsa contro il tempo e infine il trapianto di reni su due pazienti.

Ancora una prova di alta professionalità, rapidità ed efficienza da parte del Coordinamento locale trapianti dell’ospedale di L’Aquila, diretto dalla dr.ssa Grazia Di Francesco, e del Centro regionale per il coordinamento trapianti per le regioni di Abruzzo e Molise, attivo da oltre 10 anni al San Salvatore di L’Aquila, diretto dal prof. Antonio Famulari.

Ad esaltare il grande lavoro d’équipe del Centro aquilano l’atto di grande generosità e amore dei parenti di una donna abruzzese, morta la mattina del 31 dicembre scorso in rianimazione all’Aquila a cui sono stati prelevati organi e tessuti. Verso le 13 del 31 dicembre scorso, grazie all’altruistico lascito della donna (che in vita per anni è stata impegnata in attività di beneficenza) si è messa in moto la poderosa ma agile macchina dell’ospedale di L’Aquila. Il lavoro di 100 persone, tra medici, infermieri, ausiliari e operatori di molteplici servizi, ha portato al prelievo di reni e poi al successivo trapianto su due pazienti, effettuato al San Salvatore. Si è inoltre proceduto al prelievo delle cornee che sono state inserite, per esservi conservate, nel prezioso ‘scrigno’ della Banca degli occhi di L’Aquila, diretta dal dr. Germano Genitti.

La frenetica notte aquilana di Capodanno, peraltro, ha visto al lavoro anche équipe chirurgiche dell’ospedale San Camillo e della banca dell’osso di Roma che, coordinati dal Centro trapianti aquilano e dall’Ortopedia del San Salvatore, hanno effettuato altri due prelievi d’organo e tessuti (femore e cuore), sulla salma della stessa donatrice, successivamente trapiantati nella Capitale.

Un’azione di raccordo, svolta con impeccabile tempismo e sinergia che, nelle ultime, frenetiche ore del 31 dicembre, ha coinvolto anatomia patologica, cardiologia, banca degli occhi, rianimazione (dove la donatrice è deceduta), sala operatoria e molti altri servizi dell’ospedale del capoluogo regionale. Grazie a questo prelievo multitessuto, il centro regionale trapianti di L’Aquila, in oltre dieci anni di attività ai più alti livelli, ha tagliato il traguardo dei 430 trapianti di rene.

“Ringraziamo”, dichiara la dr.ssa Di Francesco responsabile del Centro locale trapianti dell’ospedale, “i familiari della donna che hanno dato l’assenso a donare organi e tessuti della loro cara, con un atto di straordinaria generosità e amore. Da parte nostra, c’è la soddisfazione di avere svolto ancora una volta un lavoro difficile e collegiale che è servito a ridare ‘luce’ e vita ad altre persone”

 


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