di Giuseppe Boi e Lorenzo Colantonio
Non c'è tregua per i 18mila senza tetto ospitati nelle 31 tendopoli
allestite all'Aquila e provincia. Anche la scorsa notte, la terra
ha continuato a tremare così come in prima mattinata. Con una
novità: l'epicentro dello sciame sismico si è spostato in una zona
ora più a nord dell'Aquila. In pratica il fronte del terremoto si
sta spostando e questo impensierisce i geologi. "All'Aquila c'è una
situazione difficile da definire, è molto complessa, è un caso
singolare", dice Gian Paolo Cavinato, ricercatore Cnr dell'istituto
di Geologia Ambientale e Geoingegneria.
ASCOLTA A
Campotosto la gente abbandona le case di Lorenzo
Colantonio
Il nuovo fronte del terremoto. Dalla scorsa notte
l'epicentro del sisma che ha colpito l'Abruzzo si è spostato sulla
direttrice più a nord: L'Aquila-Pizzoli-Barete. La zona coinvolge i
centri di Campotosto, Capitignano, Barete, Pizzoli e Montereale. I
geologi hanno individuato il nuovo fronte del terremoto e ora
cercano di interpretare questo fenomeno e di capirne la portata.
Gli esperti sottolineano che si tratta di un'evoluzione dello
sciame sismico causato dal terremoto di lunedì. Tuttavia c'è
allerta perché questa notte si sono registrate delle scosse con
magnitudo superiore ai 5 gradi della scala Richter.
L'esperto "Situazione difficile da definire". "Dall'evento
principale di domenica notte ci sono state più di 700 scosse,
quattro superiore a 5 gradi Richter - ha sottolienato all'Adnkronos
Gian Paolo Cavinato, ricercatore Cnr dell'istituto di Geologia
Ambientale e Geoingegneria - . Il fatto che ci siano state delle
repliche forti vuol dire che c'è ancora molta energia nella zona
sismica. Non sappiamo quanta energia sia in grado di liberare
ancora la faglia. Il fatto singolare è che si verifichino scosse
così intense anche dopo 4, 5 giorni dalla prima. Sembra essere
simile a quella del terremoto in Umbria, dove ci fu una seconda
scossa di forte magnitudo due giorni dopo la prima, quella che
provocò il crollo della volta della basilica di San Francesco
d'Assisi".
La nuova serie di scosse. Dal nuovo fronte del terremoto
sono partite diverse scosse. I movimenti tellurici di questa notte
sono stati avvertiti in tutto l'Abruzzo e in gran parte del centro
Italia, da Roma a Napoli. La prima scossa è stata alle 0,55 di
magnitudo 4.3, poi una più forte (5.2) alle 2,52. Una terza scossa
di magnitudo 4.6 è stata registrata alle 5.14. Tra le 6.32 e le
6.43 la terra ha infine tremato due volte con intensità pari a 3.7
e 5,41.
Crolli ma nessun danno alle persone. La nuova serie di
scosse ha causato nuovi crolli nel centro dell'Aquila e nelle zone
già colpite, ma fortunatamente senza coinvolgere persone. Anche
perché, ormai,le case sono tutte abbandonate e le persone hanno
trovato sistemazione o nelle tendopoli o negli alberghi lungo la
costa.
(Nella foto: Onna, ecco la faglia che ha causato il terremoto di lunedì 6 aprile - da Il Centro)