Il futuro delle montagne

Nel contesto del ricco programma di Vivi la montagna, settimana di eventi organizzato dalla Provincia dell´Aquila, si è tenuta a Secinaro una seduta straordinaria del Consiglio dei ragazzi della Comunità montana sirentina, esperimento che rappresenta una delle cose più vive che accadono nelle montagne dell´aquilano ed un raggio di speranza per un territorio soggetto a spopolamento. Il consiglio è composto dagli alunni delle quinte elementari e delle scuole medie dei 14 comuni del territorio sirentino. Si riunisce periodicamente per discutere sui bisogni e le esigenze, per elaborare ed approvare progetti ed interventi. Per fare politica insomma, nel senso più nobile e raro del termine. Chiedono di tutto, da palestre e piscine a scambi culturali con altri Paesi, più raccolta differenziata e fondi per l´edilizia scolastica, politiche di accoglienza per extracomunitari e cibo biologico per le mense, trasporti più efficienti e biblioteche. Non sanno forse i ragazzi che, nel mondo degli adulti, tra i sogni e la loro realizzazione bisogna superare spesso impervi ostacoli chiamati ristrettezze di bilancio, tagli agli enti locali, lotte di potere. Le loro sollecitazioni saranno comunque preziose indicazioni sui reali bisogni del territorio, di chi lo vive e vuole continuare a farlo. La Provincia dell´Aquila e la Comunità montana sirentina ne sono ben consapevoli, non nascondono le difficoltà, ma promettono di prendere maledettamente sul serio questi piccoli sogni e di porli al centro delle poltiche di rilancio delle aree interne. Il consiglio dei ragazzi in attesa di portare a casa qualche risultato politico, un successo lo ha già ottenuto. Complice forse l’aspra orografia dei luoghi, molti ragazzi non conoscevano il territorio e le sue bellezze, poche erano le occasioni di incontro e socializzazione con coetanei di altri paesi. L´attività del consiglio, assieme ad altre iniziative del Parco regionale Sirente-Velino, come le giornate di educazione ambientale del Cea, costituiscono invece l´occasione di socializzare ed un momento di presa di consapevolezza che vivere in questi luoghi è, nonostante qualche disagio, una fortuna ed un previlegio. Filippo Tronca