Conferenza stampa della Cgil di Pescara questa mattina, presso la sede di via Benedetto Croce, sul delicato tema "In Abruzzo e a Pescara continua a ridursi l'occupazione e crescono le morti sul lavoro".
Paolo Castellucci, segretario regionale della Cgil, ha così voluto illustrare i contenuti ed i motivi alla base della convocazione della conferenza: "La Cgil intende continuare a denunciare il momento di grande difficoltà economica che l'Abruzzo sta vivendo negli ultimi anni, non solo in termini di occupazione ma anche per quanto riguarda i morti sul lavoro. Tutto ciò, nonostante la classe politica regionale e non solo continui a dipingere l'Abruzzo come un'isola felice nel panorama nazionale.
Mentre il tasso di disoccupazione continua ad aumentare (nella sola Provincia di Pescara si é arrivati a contare 1000 posti di lavoro in meno rispetto allo scorso anno), stiamo assistendo in contemporanea ad un costante abbassamento del livello di sicurezza sul posto di lavoro. La nostra regione vanta purtroppo il triste primato per i morti sul lavoro nel 2012, ben 25 dal 1° gennaio al 31 ottobre 2012, con la Provincia di Pescara piazzata al quinto posto nella graduatoria, e le altre tre province abruzzesi tutte collocate nelle prime 27 posizioni. Se si fa un rapido calcolo a partire dal 2010, le morti bianche in Abruzzo salgono a 70.
Queste cifre dicono chiaramente che la Regione dovrebbe immediatamente investire nella sicurezza sul lavoro, a cominciare dall'incremento della prevenzione tramite tecnici ed ispettori".
Domenica 25 novembre avrà luogo a Gissi l'inaugurazione dell'Outlet Del Gatto, nei locali dell'ex stabilimento Golden Lady. Una vertenza che assicurerà il mantenimento dell'impiego a 216 ex lavoratori del vecchio stabilimento, e sull'onda della quale il segretario Castellucci si augura che "vi siano il prima possibile nuove vertenze anche a vantaggio di aziende altrettanto in difficoltà, in tutto l'Abruzzo".
(l.c.)
Venticinque morti sul lavoro nel 2012, di cui 8 solo nella Provincia di Pescara, e 70 decessi negli ultimi tre anni.
Sono i dati dell'Osservatorio Sicurezza sul lavoro di Vega Engineering relativi all'Abruzzo, aggiornati al 31 ottobre 2012, illustrati alla stampa , questa mattina, dal segretario della Cgil di Pescara Paolo Castellucci.
La statistica elaborata da Vega assegna all'Abruzzo un triste primato collocandola al primo posto della classifica nazionale dei casi di morte sul lavoro in base all'indice di incidenza sugli occupati.
Nel biennio 2010 - 2011 l'Abruzzo era posizionata al terzo posto con 45 morti.
In particolare nel 2010 si contano 19 morti, 26 nel 2011 e 25 nel 2012.
Relativamente ai dati del 2012, 8 casi riguardano la Provincia di Pescara, 5 la Provincia di Teramo, 4 l'Aquila e 8 Chieti.
I casi di morte per lavoro ordinati in base all'indice di incidenza collocano Pescara al quinto posto, Chieti al settimo,Teramo al diciassettesimo e l'Aquila al ventisettesimo.
Sul fronte del Pil l'Abruzzo registra nel 2012 un meno 2,9 per cento.
Relativamente all'andamento congiunturale e tendenziale riferito al terzo trimestre del 2012 nell'occupazione su registra un meno 2,7, mentre sul fronte degli ordini esterni ed interni si registra rispettivamente un meno 2,3 e un meno 3,7.
I dati dell'occupazione riferiti alle province abruzzesi assegnano a Pescara un meno 3,3, a Chieti e Teramo un meno 2,6 e meno 2,5 a L'Aquila.
La previsione a sei mesi relativa all'occupazione a livello regionale registra un meno 17,4.
Infine sul fronte degli ammortizzatori sociali relativi al periodo gennaio- ottobre 2012 nella Provincia Pescara c' e' un aumento delle ore di cassa integrazione rispetto allo stesso periodo del 2011 del 10,4 per cento.
"In tre anni - ha commentato Paolo Castellucci - l'Abruzzo conta 70 morti lavoro e questo avviene nel momento in cui c'e' una fortissima riduzione dell'occupazione".
Il segretario della Cgil, poi rivolgendosi alla Regione, ha detto " e' necessario fare meno propaganda sul risanamento finanziario e sulla virtuosita' dell'Abruzzo, perche' queste cose si valutano anche sulla base delle condizioni del lavoro e della vita delle persone.
Queste condizioni sono peggiorate e i dati dell'Osservatorio Vega richiedono una riflessione forte a livello regionale e un piano straordinario vero che metta in campo risorse aggiuntive per un cambiamento radicale della qualita' del lavoro nella nostra regione".